giovedì 22 marzo 2012

IL SEGRETARIO GENERALE DEL CONSIGLIO D'EUROPA A BELGRADO

di Marina Szikora [*]
Thorbjorn Jagland, segretario generale del Consiglio d'Europa, ha dichiarato in una intervista alla FoNet serba, in occasione della sua visita a Belgrado, che se la Serbia vuole diventare membro dell'Ue allora e' di importanza decisiva continuare il dialogo con Priština ma anche concluderlo con successo. Jagland ritiene che 'la soluzione definitiva' deve essere trovata passo dopo passo. Ha osservato che uno stato non puo' aderire all'Ue se e' in conflitto con i vicini e ha confermato che nei Balcani e' estremamente importante anche il processo di riconciliazione. Tutto questo e' necessario per la Serbia se vuole diventare membro dell'Ue, ha rilevato Jagland.
Parlando del problema Kosovo, Jagland ha valutato che si dovrebbe lasciare lo svolgimento del dialogo tra Belgrado e Priština andando passo dopo passo in questo processo. Sarebbe sbagliato, ritiene il segretario generale del Consiglio d'Europa, passare ora al discorso sulla soluzione definitiva e valuta che sarebbe molto meglio essere pragmatici e alla fine del processo trovare una soluzione finale del problema. Alla domanda relativa all'idea della divisione del Kosovo o sull'autonomia della sua parte settentrionale, Jagland ha risposto che non va bene pregiudicare le cose perche' il discorso sulla soluzione definitiva potrebbe nuocere all'attuale dialogo tra Belgrado e Priština e al processo della riconciliazione nella regione.
Il rappresentante del Consiglio d'Europa si e' congratulato con la Serbia per lo status di candidato all'adesione e ha sottolineato che questo passo in avanti nel processo delle integrazioni e' importante, non soltanto per la Serbia bensi' per tutta l'Europa. E' altrettanto importante, ha detto, che la Serbia continui il lavoro comune nel Consiglio d'Europa poiche' soltanto l'adattamento agli standard di questa organizzazione puo' portare un paese verso il pieno ingresso nell'Ue. Jagland ha rilevato che se si guarda nel passato, e' evidente che non vi e' alcun paese che e' aderito all'Ue senza aver compiuto un lavoro preparatorio nel Consiglio d'Europa. Il segretario generale ritiene importante che la Serbia continui le riforme della giustizia e su questo tema ha parlato a Belgrado con la ministro della giustizia Snežana Malović. Si tratta della base dello stato di diritto, ha rilevato Jagland. Secondo la sua valutazione, su questo piano la sfida piu' grande e' l'istituzione di una giustizia indipendente nonche' la nomina e la destituzione dei giudici e dei procuratori. Siamo pronti ad aiutare la Serbia su questa linea, ha assicurato Jagland rilevando l'importanza della lotta contro la corruzione. La Serbia ha fatto molto sull'attuazione delle riforme e adopera tutti gli strumenti e convenzioni del Consiglio d'Europa relativi al rispetto dei diritti umani e di minoranze, ha concluso il segretario generale del Consiglio d'Europa.
Secondo la direttrice della Cancelleria per le integrazioni europee serba, Milica Delević, la Serbia ha gia' le basi e un meccansimo per il team di negoziatori nel prossimo dialogo con l'Ue. Ha aggiunto che nella luce delle prossime elezioni e la formazione del nuovo gabinetto di ministri, sara' necessaria una ulteriore costruzione nel senso che gli attuali team sarebbero dotati del volto di un nuovo governo. Delević ha precisato che al piu' alto livello politico esiste il corpo di coordinamento che riunisce i ministri guidati dal premier, e si tratta di ministri i cui dicasteri sono maggiormente inclusi nel processo delle integrazioni europee. Si aspetta che il nuovo Governo della Serbia, prima dell'inizio dei negoziati di adesione con l'Ue approvi la proposta di scadenze per adottare gli standard europei nei settori chiave in cui sarebbero illustrate le priorita' di Belgrado nei negoziati con l'Ue. Si sa di gia' che i primi ad essere aperti, saranno i capitoli 23 e 24 relativi alla giustizia, diritti umani, liberta' e sicurazza, scive il quotidiano di Belgrado 'Blic'.

[*] Il testo è tratto dalla corrispondenza per la puntata di Passaggio a Sud Est andata in oggi a Radio Radicale

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