Di Marina Szikora [*]
L'evento principale dello scorso fine
settimana, per quanto riguarda le relazioni internazionali e la
politica di sicurezza, e' stata la 49esima Conferenza sulla sicurezzasvoltasi a Monaco di Baviera, dal 1 al 3 febbraio, una delle riunioni
piu' importanti su questi temi che ogni anno riunisce i capi di stato
e di governo, ministri degli esteri e della difesa ma anche
rappresentanti di organizzazioni nongovernative, esperti nel campo
della politica internazionale e di sicurezza nonche' importanti
uomini di affari. Quest'anno, alla conferenza di Monaco di Baviera
hanno preso parte circa quattrocento leader politici ed economici,
tra cui dieci capi di Stato e di governo, cinque commissari europei.
Particolarmente significativa la presenza del vicepresidente
americano Joe Biden. Si e' discusso e riflettuto del miglioramento
della cooperazione internazionale e del dialogo in cerca di soluzioni
dei focolai di crisi e di questioni geostrategiche del nostro mondo.
La Croazia era rappresentata dal
presidente Ivo Josipović il quale e' intervenuto nella sessione
dedicata a "Sicurezza e stabilita' in Europa Sudorientale e nel
Caucaso", moderata dall'ex presidente finlandese ed inviato
speciale dell'Onu per il Kosovo, Martti Ahtissari. Nella sessione si
e' discusso della situazione di sicurezza nelle due regioni dopo che
l'attenzione della politica internazionale e' stata trasferita su
altri focolai di crisi. Oltre a Josipović, in questo dibattito sono
intervenuti anche i presidenti della Macedonia e dell'Azerbejdzan, i
ministri degli esteri della Georgia e del Kazakstan. Ai margini della
conferenza, il capo dello stato croato ha avuto tutta una serie di
incontri bilaterali, tra cui quelli con il vicepresidente americano
Joe Biden, con i presidenti macedone, azero e del Kosovo, con il
premier del Quatar, nonché con il ministro degli Esteri russo,
Sergej Lavrov, e con quello tedesco, Guido Westerwelle.
Gli Stati Uniti si aspettano che presto
inizi la ratifica dell'accordo di adesione della Croazia all'Ue in
Slovenia. La notizia e' giunta dall'Ufficio del presidente croato Ivo
Josipović dopo il suo colloquio con il vicepresidente americano Joe
Biden ai margini della conferenza di Monaco di Baviera. "La
Croazia e la Slovenia sono i partner americani nella Nato e mi
aspetto che il contenzioso sulla Ljubljanska banka venga risolto
presto", ha detto Biden. Un comunicato ufficiale ha reso noto
che la presidente del Kosovo, Atifete Jahjaga, ha discusso con il
vicepresidente americano Biden della cooperazione bilaterale tra
Washington e Pristina, nonché dell'imminente incontro della stessa
Jahjaga con il presidente della Serbia, Tomislav Nikolić. La
presidente del Kosovo si e' detta pronta ad incontrare il suo collega
serbo ed ha precisato che con questo vuole dare il suo appoggio al
dialogo e alla piena normalizzazione delle relazioni tra, come ha
detto, "due stati indipendenti e sovrani" [l'incontro si è
svolto martedì 6 febbraio a Bruxelles, n.d.r.]. Biden, da parte sua,
ha ribadito che gli Stati Uniti continueranno ad appoggiare il Kosovo
sul suo cammino europeo e in tutti i processi democratici e che la
posizione americana è che "la sovranita' e l'integrita'
territoriale del Kosovo sono risolti". Quanto alla presidente
del Kosovo, le istituzioni del Kosovo sono dell'atteggiamento che le
animosita' del passato nelle relazioni con la Serbia non devono
essere lasciate alle giovani generazioni ma si devono risolvere
adesso. Jahjaga ha ringraziato gli Stati Uniti per l'aiuto che
avevano dato e che offrono tutt'ora al consolidamento dello Stato e
della societa' kosovara.
[*] Corrispondente di Radio Radicale.
Il testo è tratto dalla corrispondenza per la puntata di Passaggio aSud Est andata in onda giovedì 7 febbraio a Radio Radicale.
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