Foto Reuters / Altan Burgucu |
Di Marina Szikora [*]
In vista della visita della cancelliera
tedesca Angela Merkel in Turchia, la sezione serba della DeutscheWelle ha pubblicato un articolo in cui si dice che il cosiddetto
“malato d'Europa”, come per lungo tempo veniva definita la
Turchia, gia' da molto tempo non e' piu' un malato: “Per di piu',
rispetto ai risultati economici e a una crescente importanza
internazionale e diplomatica di questo paese, la cancelliera verra'
accolta dal premier turco Erdogan il quale ha una sempre maggiore
auto fiducia”, ha scritto Deutsche Welle. Questo, secondo
l'emittente tedesca dovrebbe confermare le affermazioni del
commissario europeo per l'Energia, il tedesco Guenter Etinger, che in
un'occasione aveva detto che la Germania e la Francia tra dieci anni
pregheranno la Turchia "in ginocchio" di entrare
nell'Unione Europea.
Alla fine dell'incontro tra Merkel e
Erdogan, sempre la sezione serba della Deutsche Welle ha scritto che
la cancelliera tedesca ed il premier turco non sono riusciti a
superare le divergenze nelle questioni chiave, che riguardano
maggiormente Cipro, ma hanno concordato che i colloqui devono
continuare, soprattutto quelli relativi al processo di integrazione
europea. Le critiche della cancelliera tedesca sono andate anche
contro gli arresti ed incarcerazioni di giornalisti e il loro troppo
lungo trattenimento nelle prigioni. Secondo i dati del Comitato
internazionale di giornalisti, 76 giornalisti turchi sono stati in
prigione in agosto 2012 di cui 61 a causa di "informazioni
problematiche".
I critici ritengono che i giornalisti
vengono arrestati esclusivamente per ragioni politiche. Secondo il
premier Erdogan invece, i giornalisti sono in prigioni non a causa
del loro lavoro giornalistico "bensi' a causa della loro
partecipazione nell'organizzazione del golpe, possesso illegale di
armi e collaborazione con le organizzazioni terroristiche".
Angela Merkel si e' appellata anche alla libera attivita' delle
organizzazioni religiose. Nessuna flessibilita' tedesca per quanto
riguarda la liberalizzazione dei visti, sottolinea la Deutsche Welle
nel suo commento a fine dell'incontro tra Merkel ed Erdogan.
Intanto, quasi due terzi dei tedeschi
restano contrari all'ingresso della Turchia nell'Ue. Sono i risultati
di un sondaggio pubblicato dalla Bild am Sonntag nella giornata in
cui la cancelliera ha iniziato la sua visita ufficiale di due giorni
in Turchia. Secondo questo sondaggio effettuato dall'istituto Emnid,
il 60 per cento degli intervistati e' contrario all'adesione della
Turchia all'Ue, il 30 per cento e' a favore, mentre il 10 per cento
non ha un'opinione. Il 57 per cento dei tedeschi intervistati ritiene
che la crescita economica e lo sviluppo militare della Turchia sia
preoccupante, mentre il 35 per cento guarda positivamente alla
crescente influenza di Ankara.
[*] Corrispondente di Radio Radicale.
Il testo è tratto dalla trascrizione di una parte della
corrispondenza per la puntata di Passaggio a Sud Est andata in ondaoggi a Radio Radicale.
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