Manifestazione a Sofia (Foto AP / Valentina Petrova) |
Il premier bulgaro Boyko Borisov,
leader del partito di centrodestra Gerb, ha annunciato le dimissioni
del suo governo travolto da tre giorni di proteste di piazza in tutto
il paese. "Abbiamo dignità e onore. Il popolo ci ha dato il
mandato di governare e oggi glielo restituiamo", ha detto
Borisov in parlamento, aggiungendo di non voler partecipare ad un
governo ad interim"in cui la polizia picchia la gente o le
minacce di proteste sostituiscono il dibattito politico".
L'esecutivo di centro-destra guida il paese dal luglio 2009, ma il
largo consenso di cui godeva il partito di Borisov è sceso
notevolmente ed è ora attorno al 22 per cento, secondo un recente
sondaggio Gallup. Ad alimentare il malcontento la situazione
economica: il salario medio è di circa 400 euro, mentre la pensione
sociale non raggiunge i 140 e la disoccupazione è attorno all'11,5
per cento. Le elezioni generali erano previste per il prossimo mese
di luglio ma le dimissioni potrebbero anticipare la data del voto di
qualche settimana, ha detto Borisov in aula (si parla del mese di
aprile). Nel frattempo il presidente Rosen Plevneliev dovrebbe
affidare il governo ad un premier tecnico pro tempore. Precedenti
analoghi si sono avuti tra ottobre 1994 e gennaio 1995 e tra il 1996
e il 1997.
Negli ultimi giorni la Bulgaria è
stata scossa da imponenti manifestazioni contro l'aumento del prezzo
dell'energia elettrica. Con un'economia che risente della crisi
mentre non si vede alcuna soluzione al problema dell'endemica
corruzione (un punto sul quale insiste particolarmente l'Unione
europea), le proteste si sono rapidamente rivolte contro le politiche
del governo di centrodestra. Lunedì Borisov ha cercato di rispondere
al crescente malcontento silurando l'impopolare ministro delle
Finanze, Simeon Djankov, e ieri ha anche annunciato un taglio delle
bollette e minacciato la revoca della licenza per la società di
distribuzione elettrica ceca Cez nel tentativo di arginare la crisi.
Nonostante ciò la situazione è precipitata e le dimissioni del
premier hanno portato alla caduta dell'intero governo. Tra lunedì e
ieri la capitale Sofia è stata teatro di violenti scontri che hanno
causato 28 feriti (tra cui cinque poliziotti). Ieri mattina un uomo
di 36 anni si è dato fuoco davanti al municipio di Varna ed è ora
ricoverato in ospedale in gravissime condizioni. Un'altra persona si
è data fuoco a Veliko Tarnovo ed è morta in seguito alle ustioni
(secondo la polizia però l'uomo soffriva di turbe psichiche e la
politica non c'entra).
Chi è Boyko Borisov?
Personaggio singolare dal passato non privo di ombre, dopo essere stato eletto sindaco di Sofia, alla testa del partito di centro-destra Gerb nel luglio 2009 vinse le elezioni promettendo di fare piazza pulita di criminalità e corruzione e
di ristabilire buone relazioni con l'Unione Europea. In un intervista realizzata all'indomani della vittoria elettorale, Francesco Martino,
corrispondente da Sofia per Osservatorio Balcani e Caucaso, spiegava a Radio Radicale chi è Borisov e
il perché del suo grande seguito popolare.
Nessun commento:
Posta un commento