Se ci si pensa un po' - fate le dovute differenze - è una storia che assomiglia a quella dei rom greci "rapitori" della bambina bionda. Si sa che gli zingari rapiscono i bambini! Poi l'esame del Dna dimostra il contraio, ma quelli sempre zingari restano!
La questione Asti(O) albanesi nel PD
da Ismail Ademi - Albania News, 12 novembre 2013
Troppe iscrizione di cittadini
stranieri, e quindi sospendiamo il congresso provinciale del PD di
Asti. Questo titolo, riportato in modi simili in molti giornali, ha
tenuto banco per alcuni giorni.
Ecco, da italo albanese ed nativo del
Partito Democratico, affermazioni di questo tipo non mi piaciono e
penso siano lesive sia per gli italo albanesi che cercano di
impegnarsi in politica che per il partito stesso.
Hasan Bucari e Marian Bjeshkeza, due
italo albanesi, si sono candidati nella lista del candidato
segretario Ferrero (area renziana).
Per arrivare all’elezione e al
successo della propria lista, hanno sensibilizzato, mobilizzato e a
quanto pare convinto, molti loro conoscenti, parenti, amici e
colleghi, a fare la tessera del PD per poterli votare, e partecipare
cosi attivamente alla vita politica del partito.
Solitamente quando uno qualsiasi si
candida ad un incarico politico non coinvolge la sua comunità?
Quando uno si candida a fare il consigliere comunale non chiama gli
ex compagni di classe, i colleghi di lavoro, i parenti ecc, per
aumentare il proprio consenso elettorale? Cosa cambia in questo caso?
Dove sta l’anomalia? Per favore qualcuno me la spieghi.
Gli albanesi in Italia sono oltre 500
mila, e di questi ben 60 mila hanno la cittadinanza italiana. Votanti
sono intorno ai 27 mila, all’incirca lo stesso numero di elettori
che è bastato alla coalizione di centro sinistra guidata da Prodi,
per vincere le elezioni nel 2006.
Il trend di concessione di cittadinanze
per gli immigrati albanesi è in crescità, in quanto tra le comunità
più radicate e integrate sul territorio nazionale. Nei prossimi 10
anni si stima che gli italo albanesi, quindi elettori a tutti gli
effetti, saranno oltre 150 mila. A quel punto penso che non si
potranno ignorare.
Nel fratempo, molti italo albanesi,
oltre al sottoscritto, sono impegnati nel PD a vari livelli e sparsi
su molti territori. È una militanza che va avanti da anni, dalla
nascita del PD, e che ancora non si è materializzata in una
rappresentazione degli organi dirigenti del partito e tantomeno in
cariche politiche.
Va ricordato, a beneficio dei lettori,
che tra i pochissimi aspetti positivi del “Porcellum” vi è la
possibilità per i partiti di inserire nelle liste bloccate alcune
categorie di persone che altrimenti non possono avere rappresentanza.
Tra queste, gli italiani di origine immigrata potevano essere una
categoria, qualora ci fosse volontà politica seria e non solo corsa
di poltrone.
La comunità albanese, in un grande
segno di unità( oltre 40 associazioni su tutto il territorio
nazionale) e consapevolezza, mi aveva proposto alla vigilia delle
ultime elezioni politiche, come potenziale candidato parlamentare per
il PD alle elezioni politiche. Per una serie di motivi, ciò non si
avverò, forse anche per la poca consapevolezza del partito stesso
del potenziale della comunità italo albanese in Italia e soprattutto
del messaggio di integrazione che in questi casi si veicola,
fidelizzando cosi un segmento di elettorato (perché alla fine tutti
i partiti politici tendono a convincere l’elettorato sulla bontà
della loro proposta politica).
Ad oggi non vi è nessun italo albanese
che sieda in un consiglio regionale, in una giunta comunale di medio
grandi dimensioni, in parlamento e in organi nazionali e regionali di
rilievo del PD. Nonostante ciò partecipano, partecipiamo alla vita
del partito, riconoscendone gli aspetti positivi, primo fra tutti la
possibilità di partecipare attivamente, attivamente e passivamente.
Ecco quindi, continueremmo a
partecipare attivamente, a coinvolgere la comunità italo albanese in
una emancipazione socio politica che ci metta nelle condizioni di
dare a questo paese una parte di quello che abbiamo ricevuto.
Quindi per le primarie del 8 dicembre,
mi auguro che ci sia una partecipazione significativa degli italo
albanesi e che il nuovo segretario del PD che ne uscirà vincitore
sappia valorizzare questi percorsi anche dopo il voto.
Per tutti quelli che “che bello il
nuovo sindaco di New York”
Negli USA, per esempio, i voti italo
americani sono considerati importantissimi, tanto che alla cena della
NIAF (Italian American Foundation) vi partecipano molto spesso i
candidati alla Casa Bianca. Sta di fatto che sulla base delle loro
affermazioni sugli italiani, i candidati rischiano di perdere o
guadagnare consensi. Agli inizi della loro partecipazione politica le
comunità di origine immigrata sono più propense ad appoggiare il
centro sinistra (sommariamente identificato negli USA con i
Democratici),e con il passare del tempo e anche la progressione
sociale finiscono per avvicinarsi anche al centro destra.
Obama e Romney (perché su questo negli
USA sono uguali)
Nell’ultima campagna elettorale hanno
concentrato buona parte della loro propaganda verso la comunità
ispanica, molto numero negli USA e soprattutto negli stati in bilico.
Obama addirittura ha speso milioni di dollari per fare degli spot in
lingua spagnola in tv e convincere i latinos a votare per lui.
Poi comunque alla fine sta ad ognuno di
noi, decidere se l’Italia debba diventare un paese moderno, oppure
perdersi a guardare nel suo ombelico provinciale.
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