Proteste anti rom a Sofia |
“Come Stato partecipante dell’OSCE, la Bulgaria deve continuare a impegnarsi per promuovere l’integrazione delle minoranze, compresa quella Rom, e combattere la discriminazione” ha detto Mecacci “Anche i mass-media devono dare prova di senso di responsabilità nella copertura mediatica di queste manifestazioni. Da parte loro, le autorità devono reagire prontamente e opportunamente ai tentativi di istigazione all’odio razziale, prima che la situazione sfugga di mano.”
“L’odio espresso in tali manifestazioni è una chiara violazione dei diritti umani fondamentali: prendere di mira e incitare alla violenza contro un intero gruppo etnico è una tendenza pericolosa e negli ultimi mesi ed anni in numerosi paesi dell’OSCE abbiamo assistito ad un numero crescente di simili espressioni di intolleranza. Anche in Italia abbiamo combattuto contro questi fenomeni, attraverso le forti critiche rivolte alla proposta politica di prendere le impronte digitali della comunità Rom. Quanto avvenuto in Bulgaria deve ricordare a noi tutti che bisogna fare di più per garantire il rispetto dei diritti delle minoranze.”
Gli Stati partecipanti dell’OSCE hanno adottato misure volte a sostenere norme e prassi per il miglioramento della situazione delle popolazioni Rom e Sinti. Gli ultimi episodi di violenza in Bulgaria risultano essere i peggiori degli ultimi 14 anni nel paese.
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