Ad un anno dalle elezioni politiche in BiH dello scorso 3 ottobre questo paese non ha ancora un nuovo governo. Secondo gli analisti, la BiH, allo stato attuale, si trova nella piu' grave crisi politica dopo Dayton. In vista delle elezioni, il leader dei socialdemocratici della BiH Zlatko Lagumdžija aveva promesso "uno stato per l'uomo" e di fare i conti con l'ex elite governativa togliendole il patrimonio saccheggiato, ricorda un articolo della Deutsche Welle'. Invece di cacciare via i politici corrotti, il leader dei socialdemocratici della BiH ha preferito farne parte e l'ex quintetto governativo oggi si e' trasformato in un sestetto, sottolinea DW. Il candidato del Partito dell'azione democratica (SDA), il maggiore partito bosgnacco, Bakir Izetbegović aveva promesso la ripresa economica e maggiori pensioni – sicurezza, stabilita', ambiente d'affari ed occupazione. Simili promesse, ricorada DW, aveva promesso anche l'Alleanza dei socialdemoratici indipendenti (SNSD), che e' il maggiore partito serbo della RS e questo per voce del membro della presidenza tripartita della BiH Nebojša Radmanović.
Il direttore del Centro per la politica umana di Doboj, Momir Dejanović, ospite di una trasmissione televisiva della FTV, ha ricordato che "i partiti della Federazione BiH avevano promesso le pensioni di un valore del 50 percento rispetto allo stipendio medio mentre oggi le pensioni sono del 40 percento" e ha aggiunto che nella RS il valore delle pensioni rappresenta una "vergogna nazionale". I due maggiori partiti croati, le due HDZ avevano promesso di risolvere la posizione di disuguaglianza dei croati nella BiH. Oggi i due partiti croati non partecipano nel governo federale e a causa delle divergenze tra i partiti, nei tre cantoni federali il governo non e' stato ancora formato. Dopo un anno intero dalle elezioni i cittadini sono delusi. Gli uni dicono che la BiH e' ferma il che rappresenta un grande passo indietro ripetto ad altri paesi della regione. Gli altri invece affermano che la BiH "e' andata in rovina".
Gli appelli delle organizzazioni nongovernative, tra cui anche la proposta che risale a quattro anni fa del Centro per le iniziative civili, di stabilire un termine entro il quale dovrebbe essere formato il governo e l'istituzione delle elezioni anticipate, attendono la riforma costituzionale. Secono l'analista di questa organizzazione, Ivica Ćavar, la BiH si trova adesso in una situazione molto difficile. "Oltre mezzo milione di disoccupati, non c'e' il Consiglio dei ministri ne' il bilancio statale mentre vi e' un ritardo nel processo delle integrazioni europee" avverte Ćavar. L'opposizione in BiH e' quasi innesistente. Si afferma che il presidente della RS Milorad Dodik e il leader socialdemocratico Zlatko Lagumdžija hanno comprato con le promesse di partecipazione nel potere i loro feroci opponenti e di aver eliminato dagli accordi politici i partiti minori. Secondo Denis Grac, il leader del Nostro partito e' arrivato il tempo per le elezioni anticipate. "Finche' la politica viene condotta esclusivamente secondo i principi etnici, questo paese non raggiungera' mai un progresso fondamentale. Siccome nemmeno un anno dalle elezioni generali non e' stata rispettata la volonta' dei cittadini, mi appello all'alto rappresentante di utilizzare le sue competenze e di imporre la riforma del Sistema elettorale affinche' sia resa possibile l'indizione delle elezioni parlamentari anticipate" ha detto Grac.
In questi giorni, l'alto rappresentante della comunita' internazionale Valentin Inzko nel corso della sua visita in Montenegro, ha affermato che i cittadini della BiH, i vicini di questo paese e la comunita' internazionale appoggiano l'Accordo di pace di Dayton e che ogni tentativo di mettere a repentaglio questo accordo fallira'. Secondo le parole del diplomatico austriaco che si trova a capo dell'amministrazione internazionale in BiH, dopo che il suo ufficio e' stato separato da quello del rappresentante speciale dell'Ue (EUSR), l'OHR assicurera' piu' fortemente il pieno rispetto e l'attuazione dell'accordo di Dayton. Inzko si e' appellato ai politici della BiH di seguire l'esempio del Montenegro che ha posto l'adesione all'Ue nel primo piano della sua politica. "Penso che la prima lezione e' quella di focalizzarsi sui potenziali di concordare piuttosto che essere in disaccordo che e' la chiave per superare gli ostacoli poltici" ha detto Inzko.
[*] Corrispondente di Radio Radicale. Il testo è tratto dalla trascrizione della corrispondenza per la puntata di Passaggio a Sud Est andata in onda oggi.
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