Due giorni fa è morto il professor Antonio Cassese, uno dei massimi esperti di diritto internazionale penale e di diritti umani, primo presidente del Tribunale internazionale per l'ex Jugoslavia, oltre che presidente del Comitato europeo per la prevenzione della tortura e della Commissione d'inchiesta dell'ONU sui crimini in Darfur. Giurista, docente di diritto internazionale, saggista, è stato cofondatore e condirettore dell'European Journal of International Law e del Journal of International Criminal Justice, e ha scritto per il Messaggero, la Stampa e la Repubblica. Il 10 ottobre scorso si era dimesso per motivi di salute dalla carica di presidente del Tribunale speciale per il Libano. Il presidente della Repubblica Napolitano lo ha definito “un maestro di cultura giuridica e un esempio di impegno civile al servizio della causa della giustizia, della democrazia e dei diritti umani".
Emma Bonino, Marco Pannella e Sergio Stanzani, a nome del Partito Radicale Nonvolento, Transnazionale e Transpartito e di Non c'è Pace senza Giustizia, in una dichiarazione ricordano il professor Cassese come il “giurista militante col quale oltre 20 anni fa avviammo quel lavoro che di lì' a poco, nel mezzo della guerra jugoslava e del genocidio ruandese, avrebbe portato il Consiglio di Sicurezza a creare i Tribunali ad hoc per la ex Jugoslavia e il Ruanda, e le Nazioni unite ad accelerare la stesura finale dello statuto della Corte penale internazionale”. Per i radicali Cassese univa le sue internazionalmente riconosciute doti giuridiche alla sensibilità di chi capisce che occorra “militare politicamente” per dare impulso alle riforme necessarie associandosi a mobilitazioni come quelle che i radicali transnazionali lanciarono fin dai primi anni '90 per rispondere “con la forza della legge alla legge della forza e dell'impunità” che vigevano grazie all'inanità della comunità internazionale.
Nell'archivio di Radio Radicale è possibile trovare molti interventi del professor Cassese in convegni e dibattiti e diverse interviste tra le quali ne segnalo due mie
Sulla dichiarazione unilaterale di indipendenza del Kosovo
alla luce del diritto internazionale, del diritto di autodeterminazione dei popoli e della risoluzione 1244 del Consiglio di sicurezza dell'Onu
Sulla morte di Slobodan Milosevic
avvenuta l'11 marzo 2006 in una cella del carcere internazionale di Scheveninghen
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