Rada Trajković, medico a Gračanica e
deputata della Lista unica serba al parlamento di Pristina, è una
delle piu' popolari rappresentanti dei serbi che vivono a sud del
fiume Ibar. In una dichiarazione avverte i suoi connazionali che
devono comprendere il momento e le intenzioni della comunita'
internazionale mentre decidono se accettare o no l'accordo tra
Belgrado e Priština. "La comunita' internazionale ha deciso di
lottare contro la criminalita' in Kosovo e guarda se nei serbi puo'
avere dei partner affidabili. Se non sapremo riconoscerlo e
mancheremo a questa occasione, sara' come con Slobodan Milošević il
quale non aveva riconosciuto quello che succedeva quando cadeva il
muro di Berlino e siamo precipitati nell'isolamento e nella miseria",
afferma la Trajković.
I serbi del nord del Kosovo continuano
invece a rifiutare l'accordo, anche se e' chiaro che non ci saranno
passi indietro. I tentativi di integrazione del nord non sono
riusciti per 14 anni e questa continuita' sta facendo crescere nei
serbi la vana speranza di una loro vittoria e che alla fine ci sara'
una divisione del Kosovo, e' dell'opinione la deputata serba che
aggiunge che ne' la comunita' internazionale, ne' Priština finora
non sono stati seri nei tentativi di integrazione. Adesso però e'
diverso: la comunita' internazionale vuole stabilizzare il Kosovo. La
questione e' allora se mancheremo l'occasione di essere un partner
serio della Nato nella lotta contro la criminalita' in Kosovo,
afferma Rada Trajković.
La sua opinione è che le maggiori
vittime della politica di divisione del Kosovo e dell'insincerita' di
Belgrado sianno stati proprio i serbi al nord. "Durante il
regime Milošević, per vent'anni abbiamo vissuto qui senza
istituzioni e senza comprendere la situazione degli albanesi, la loro
forza ed il loro numero. Noi nelle enclavi abbiamo gia'passato un
processo difficile che aspetta i serbi al nord. Siamo passati nella
posizione che dobbiamo lottare da soli, ma nel parlamento del Kosovo
adesso si sente la voce di resistenza. Richiedono diritti per il
proprio popolo. Non e' cosi'. Noi abbiamo lottato per il
riconoscimento, ma come spiegarlo ali serbi del nord?", si
chiede la Trajković. Se non si dimostra adesso di essere partner
affidabili nella lotta alla criminalita' e nella formazione di una
situazione stabile, allora i serbi in Kosovo falliranno
completamente, conclude la deputata serba.
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