di Marina Szikora [*]
Mercoledi', Ankara ha ospitato la
riunione dei presidenti di Turchia, Serbia e Bosnia Erzegovina. Un
summit trilaterale in cui si è discusso dell'ulteriore
collaborazione e delle questioni attuali nella regione. L'ospite del
vertice, il presidente turco Gul, secondo le informazioni
dell'agenzia turca Anadolia, ha affermato che i leader dei paesi
balcanici hanno dimostrato coraggio e fermezza ad affrontare anche il
passato. "Diamo grande importanza alle relazioni con la Bosnia
Erzegovina e la Serbia al fine di stabilire una pace permanente e la
stabilita' nei Balcani", ha detto il presidente turco,
ricordando che in questo contesto lo scorso febbraio aveva incontrato
il presidente della Serbia, Tomislav Nikolić, e a gennaio anche il
membro di turno della presidenza tripartita della Bosnia Erzegovina,
il bosgnacco Bakir Izetbegović.
Gul ha spiegato che si sono svolti
colloqui costruttivi relativi alle questioni di importanza regionale.
Ricordando il passato della regione collegato con la guerra in Bosnia
e quella in Kosovo del 1999, Gul ha detto che e' passato tanto tempo
da questi eventi e che dopo le vicende tragiche nella regione vi e'
stato un avanzamento significativo e passi avanti positivi. Secondo
il presidente turco si sono aperte le porte della coscienza e
comprensione che guardano al futuro e non piu' al passato. "La
Serbia in questo senso ha dimostrato grande coraggio, sincerita' e
fermezza", ha precisato Gul esprimendo soddisfazione per la
prontezza della Serbia che si muove nella direzione di affrontare le
vicende del passato. Gul ha ricordato che al centro dei colloqui c'è
la dimensione economica dell' integrazione euroatlantica di tutti i
paesi balcanici.
Il vertice di Ankara e' il terzo
incontro trilaterale tra i presidenti di Turchia, Serbia e Bosnia
Erzegovina: il primo si e' tenuto nel 2010 ad Istanbul, da quello del
2011 a Karadžordževo, in Serbia.
[*] Il testo è tratto dalla trascrizione della corrispondenza per la puntata di Passaggio a Sud Est andata in onda oggi a Radiio Radicale.
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