(Photo STR/AFP/Getty Images) |
Di Marina Szikora [*]
Domenica 19 maggio, appena un mese dopo
che si sono svolte le prime elezioni per i rappresentanti croati al
Parlamento Europeo, i cittadini della Croazia sono tornati alle urne,
questa volta per le elezioni locali. L'esito di un'altra bassa
affluenza alle urne ha dimostrato che in Croazia indubbiamente
continua a prevalere con molta consistenza il bipolarismo, vale a
dire la prevalenza di due maggiori partiti politici della scena
politica croata: il Partito Socialdemocratico (SDP), attualmente a
capo della coalizione governativa, e il maggior partito
dell'opposizione, l'Unione Democratica Croata (HDZ), di centro
destra. Nelle 4 maggiori citta' croate i sindaci verranno eletti
pero' al ballottaggio tra 14 giorni. Va precisato che i sindaci, i
presidenti dei comuni e delle contee vengono eletti direttamente ma
soltanto un numero minore di questi e' stato eletto gia' al primo
turno domenica scorsa mentre per tutti gli altri resta l'attesa del
ballottaggio che si svolgera' tra due settimane.
La risposta dei cittadini alle urne e'
stata quella del 46,97 percento. Per quanto riguarda le irregolarita'
esse sono state minori in modo tale da non mettere in discussione la
democraticita' e legittimita' del voto. Tutte le analisi concordano
che il maggiore perdente di queste elezioni locali e' il controverso
sindaco uscente di Spalato Željko Kerum. La sfida per il primo uomo
di Spalato sara' quella tra i candidati del SDP e HDZ. Al sindaco
uscente di Spalato non ha aiutato nemmeno la recentissima e tanto
discussa collocazione del monumento del primo presidente croato
Franjo Tuđman vicino alla famosa Riva di Spalato come nemmeno
l'imponente croce erretta sul colle di Marjan proprio nella giornata
dello svolgimento delle elezioni. I socialdemocratici non sono
riusciti a sconfiggere i vent'anni di potere del Sabor Democratico
Istriano (IDS) in Istria con l'appoggio del dissidente di questo
partito Damir Kajin. Tuttavia, Kajin spera nel buon risultato del
ballottaggio per l'elezione del zupano di Istria.
Il secondo turno sara' decisivo anche
per la capitale Zagabria dove gli sfidanti saranno l'attuale sindaco
(che lo e' da 12 anni), l'indipendente Milan Bandić e il candidato
socialdemocratico, attuale ministro della salute Rajko Ostojić.
Domenica scorsa, l'attuale sindaco di Zagabria ha ottenuto comunque
una notevole precedenza rispetto al candidato socialdemocratico e
punta molto convinto sulla propria vittoria e riconferma di un altro
mandato al ballottaggio. Nella citta' di Osijek, al secondo turno si
sfideranno l'attuale sindaco Krešimir Bubalo, del partito di
Branimir Glavaš che attualmente sta scontando in Bosnia la sua pena
carceraria per crimini di guerra e il candidato socialdemocratico
Ivica Vrkić. A Rijeka (Fiume) il secondo turno sara' decisivo per
l'attuale sindaco, il socialdemocratico Vojko Obersnel e il suo
sfidante, rappresentante dell'HDZ. Stessa situazione e lotta vi e'
tra i rappresentanti dei due maggiori partiti a Vukovar.
C'e' da constatare che entrambi i
partiti, sia il governativo Partito Socialdemocratico che quello
dell'opposizione, l'HDZ proclamano la loro vittoria: i
socialdemocratici affermano di essere loro i vincitori in assoluto
delle elezioni locali in Croazia, al tempo stesso, il presidente
dell'HDZ, Tomislav Karamarko afferma: "si puo' liberamente
parlare della nostra vittoria". L'esperto politico croato Žarko
Puhovski valuta che queste elezioni hanno dimostrato che il
bipolarismo partitico e' di lunga durata e continua ad essere il
destino politico della Croazia. "I due maggiori partiti sono
pero' nella peggiore posizione vissuta mai prima: l'HDZ a causa dei
diversi processi di corruzione, SDP invece perche' si trova a
governare il Paese in una situazione economica molto difficile e
perche' il Governo sta commettendo errori...Tuttavia, sia gli uni che
gli altri continuano ad essere intoccabili. Questi due partiti in
effetti dividono tre quarti della Croazia... entrambi possono dire di
non aver perso queste elezioni e nessuno si puo' avvicinare a loro"
commenta l'attuale situazione l'analista Puhovski.
Per quanto riguarda i risultati del
voto dei rappresentanti della minoranza serba in Croazia, il Partito
Democratico Indipendente Serbo (SDSS) che e' il piu' forte partito
politico della minoranza serba in Croazia resta a far parte del
Consiglio comunale di Vukovar. Sono la terza forza politica in loco
con il 10,94 percento, preceduti dall'HDZ e SDP con i partner di
coalizione. Alla minoranza serba spetta anche il posto di vicesindaco
a secondo della rappresentanza proporzionale della minoranza serba
nella citta' di Vukovar. Anche a Knin, SDSS sara' il secondo partito
nel Consiglio comunale, preceduto soltanto dall'HDZ al primo posto e
avranno altrettanto il posto di vicesindaco. I rappresentanti della
minoranza serba secondo la Legge costituzionale che riguarda i
diritti delle minoranze hanno eletto anche i vice zupani dalle fila
della minoranza serba, laddove essi compongono l'oltre 5 percento
della popolazione della contea.
[*] Il testo è tratto dalla
trascrizione della corrispondenza per la puntata di Passaggio a SudEst andata in onda il 23 maggio a Radio Radicale
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