di Marina Szikora
Domenica 26 maggio, il governo della
Serbia, ne corso di una seduta straordinaria, ha approvato il
rapporto per l'elaborazione del piano di implementazione dell'accordo
che Belgrado e Priština hanno raggiunto a Bruxelles, nonche' il
piano di implementazione del primo accordo sui principi che regolano
la normalizzazione delle relazioni tra le due parti. Il governo serbo
rileva pero' che si tratta di un documento che non pregiudica lo
status del Kosovo. Di questo, il premier serbo Ivica Dačić ha
informato subito l'alto rappresentante per la politica estera e di
sicurezza dell'Ue, Catherine Ashton. Nella sua lettera, il premier
sottolinea che il governo della Serbia ritiene che l'approvazione del
piano di implementazione, come anche le necessarie modifiche della
legge che sono indispensabili per l'attuazione del primo accordo,
apriranno le porte affinche' il contenuto politico degli sforzi
durati diversi mesi possa dare risultati che corrispondano agli
interessi e alle aspettative dei cittadini e di tutte le parti
incluse nel processo.
Il governo della Serbia ritiene che la
nomina del comandante regionale della polizia al nord del Kosovo
dara' un contributo visibile alla fiducia e stabilizzazione delle
circostanze politiche e al rafforzamento della sicurezza in tutto il
territorio del Kosovo. Il governo serbo indica che il piano di
implementazione del primo accordo nonche' il raggiungimento di tutti
gli accordi precedenti e futuri e la loro attuazione non violano il
confermato principio della neutralita' di status in tutte le fasi
dell'attuazione, si legge nella lettera serba inviata a Catherine
Ashton. Il pemier serbo Dačić ha tenuto importante confermare che i
colloqui di Bruxelles tra Belgrado e Priština sono dal punto di
vista dello status del Kosovo neutrali, vale a dire che non
pregiudicano il futuro status del Kosovo e che i colloqui con i
rappresentanti della comunita' internazionale proseguiranno. Nella
stessa seduta il governo serbo ha respinto le dimissioni del
direttore dell'Ufficio serbo per il Kosovo, Aleksandar Vulin, secondo
il quale l'accordo, come si constata, non e' riuscito a soddisfare le
richieste e le aspettative dei serbi in Kosovo.
I capi dei governi della Serbia e del
Kosovo, lo scorso 19 aprile, hanno siglato a Bruxelles l'accordo
sulla normalizzazione delle relazioni e il parlamento serbo, con una
maggioranza di voti, aveva poi approvato l'accordo una settimana
dopo. I team negoziali di Belgrado e Priština si sono poi riuniti
diverse volte per accordarsi sul piano di attuazione che rappresenta
la condizione per il proseguimento del processo di integrazione
europea: per la Serbia si tratta di ottenere la data dell'inizio dei
negoziati di adesione all'Ue, mentre il Kosovo deve ottenere
l'apertura del negoziato per l'Accordo di stabilizzazione e
associazione, primo passo formale nel processo di adesione..
Piu' che soddisfatto il ministro degli
Esteri serbo, Ivan Mrkić, dopo la cena che si e' svolta lunedi' sera
presso la Direzione europea per gli Affari esteri a Bruxelles. Oltre
ai ministri degli esteri dei Ventisette, vi hanno partecipato anche i
capi delle diplomazie di Croazia, Turchia, Macedonia, Montenegro e
Islanda. Come precisato da Mrkic, la Serbia e il dialogo tra Belgrado
e Priština sono stati i temi dominanti nel corso di questa serata e
secondo le sue parole, tutti quelli che sono intervenuti, compresa
Catherine Ashton, "hanno parlato in superlativo della politica
estera serba". Mrkić ha sottolineato che le mosse della Serbia,
secondo l'opinione generale, sono giuste, nell'interesse dei serbi
kosovari e del futuro serbo. Il ministro degli Esteri serbo si e'
detto personalmente convinto che la Serbia a giugno otterra' la data
per l'inizio dei negoziati di adesione all'Ue. Per quanto riguarda
l'atmosfera nella regione, ha precisato Mrkić, vi e' una comune
opinione che si e' creata un'atmosfera che non c'era nel passato.
Il testo è tratto dalla trascrizione della corrispondenza per la puntata di Passaggio a Sud Est andata in onda oggi 30 maggio a Radio Radicale
Nessun commento:
Posta un commento