Di Marina Szikora [*]
Il presidente croato Ivo Josipović si
e' recato settimana scorsa in Bosnia Erzegovina. Una visita
importante in vista dell'ingresso della Croazia nell'Unione Europea.
Questa vicina adesione si riflettera' positivamente anche sui paesi
della regione, soprattutto sulla Bosnia. La Croazia fara' tutto il
possibile affinche' i confini tra Croazia e Bosnia Erzegovina
permettano il proseguimento di buone relazioni che esistono tra i due
Paesi, ha promesso Ivo Josipović visitando la citta' di Mostar.
"Il confine europeo tra Croazia e
Bosnia nemmeno nelle condizioni nuove non sara' una muraglia cinese,
ma deve collegare la gente. Sono certo che noi, la Bosnia e l'Unione
Europea troveremo le migliori modalita'", ha detto il presidente
croato dopo il suo incontro con il presidente di turno della Bosnia,
il rappresentante serbo Nebojša Radmanović. Josipović ha aggiunto
che e' interesse strategico croato che tutti i Paesi nella regione
diventino membri dell'Ue: "Per noi la Bih in molti sensi e' il
partner e il vicino piu' importante. Come l'Ue e' una occasione per
la Croazia, lo e' anche per la Bosnia", ha detto Josipović.
Nebojša Radmanović da parte sua ha
espresso soddisfazione per il vicino ingresso della Croazia nell'Ue:
"Tutti noi in BiH siamo molto soddisfatti che la Croazia in
qualche mese diventera' membro permanente dell'Ue. Credo che questo
sia utile anche per tutti i cittadini della Bosnia Erzegovina. Ci
sono pero' dei problemi minori ai confini che sono in tutto oltre
1000 km e ci impegniamo affinche' anche noi, come presidenti dei due
paesi, diamo il nostro contributo alla soluzione del problema a fin
di superarlo" ha detto Radmanović.
In precedenza, il presidente croato
aveva incontrato anche gli altri due membri della presidenza
tripartita della Bosnia Erzegovina, il bosgnacco Bakir Izetbegović e
il croato Željko Komšić. In questa occasione e' stata espressa la
comune disponibilità a rafforzare la collaborazione tra i due Paesi
e l'impegno a costruire queste relazioni come contributo alla
stabilita' della regione.
[*] Il testo è tratto dalla
trascrizione della corrispondenza per la puntata di Passaggio a SudEst andata in onda il 28 marzo a Radio Radicale
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