di Marina Szikora, corrispondente di
Radio Radicale
Il 12 marzo sono trascorsi esattamente
dieci anni dall'assassinio dell'allora premier serbo Zoran Đinđić.
Quel giorno, gli spari dei cecchini si sono sentiti poco dopo
mezzogiorno nel cortile della sede del governo serbo. Martedi', a
distanza di dieci anni da questo tragico evento a Belgrado e' stato
reso omaggio al premier assassinato con una “Marcia per Zoran”.
La marcia e' stata organizzata dal Partito Democratico, del quale
Đinđić era il leader, e dal Partito liberaldemocratico serbo.
Decine migliaia di cittadini di Belgrado hanno reso omaggio al primo
premier democratico dopo la caduta di Milošević: tra di essi anche
i collaboratori di Đinđić di quell'epoca. In testa al corteo
c'erano l'ex presidente della Serbia, Boris Tadić, l'attuale
presidente del Partito Democratico, Dragan Đilas, e il leader
liberaldemocratico, Čedomir Jovanović. Il corteo ha marciato per le
strade di Belgrado, dalla sede del governo fino al cimitero dove e'
sepolto Đinđić. Nelle dichiarazioni ai giornalisti, i cittadini di
Belgrado hanno maggiormente ripetuto che Đinđić aveva una energia
inesauribile, rappresentava "una nuova Serbia", aveva una
visione e che "non si e' nemmeno consapevoli di quello che si è
perso".
Il commento apparso sul sito della
Radiotelevisione statale croata notava come l'omaggio sia stato reso
anche da quelli contro i quali il premier ucciso aveva lottato e che
oggi governano la Serbia, cioe' i socialisti di Milošević e gli ex
ultranazionalisti radicali di Vojislav Šešelj. Il patrimonio di
Zoran Đinđić e' l'indice per un futuro migliore. Nell'epoca del
suo breve mendato da premier di appena due anni, Zoran Đinđić ha
estradato all'Aja Slobodan Milošević e Vojislav Šešelj, un fatto
che i nazionalisti serbi non gli hanno perdonato. Gli assassini di
Đinđić, tra cui Milorad Ulemek “Legija” si trovano da tempo in
carcere ma i mandanti dell'assassinio sono ancora in liberta'.
Il testo è tratto dalla trascrizione
della corrispondenza per la puntata di Passaggio a Sud Est andata in
onda oggi a Radio Radicale
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