Il controverso monumento eretto a Presevo (Foto Beta) |
Domenica 20 gennaio il governo di
Belgrado harotto gli indugi e ha ordinato la rimozione del monumento
eretto a Presevo, nel sud della Serbia, in memoria dei guerriglieri
albanesi dell'Ucpmb (Esercito di liberazione di Medveda, Presevo e Bujanovac)
morti nei combattimenti avvenuti tra il 2000 e il 2001 contro le
forze serbe. Dopo settimane di accese polemiche e tentativi di
mediazione Belgrado ha deciso quindi di procedere. “La Serbia ha
agito in base alla legge”, ha dichiarato il premier Ivica Dacic,
precisando che l'Ucmpb è stato dichiarato da Belgrado un gruppo
terrorista e quindi, “la Serbia si è comportata come un qualunque
altro paese nel mondo”. Dacic ha aggiunto che “tutta la Comunità
internazionale concorda che si tratta di una questione interna alla
Serbia” e che “con i terroristi non si tratta: ce l'ha
insegnato l'Occidente”.
La rimozione è avvenuta in un clima di
tensione, ma senza incidenti. Rappresaglie si sono invece verificate
in Kosovo, dove la minoranza serba è stata oggetto di vari attacchi
da parte di estremisti albanesi. Due bombe a mano sono state lanciate
contro la sede del comune di Mitrovica Nord, città roccaforte della
minoranza serba, senza per fortuna provocare danni a persone. A
Djacovica è stato invece sventato un tentativo di attacco a un
monastero serbo, già ricostruito dopo essere dato alle fiamme
durante i pogrom anti-serbi del marzo 2004. Sono state inoltre
profanate 27 tombe di un cimitero serbo.
La rimozione del memoriale di Presevo
ha provocato un duro scontro diplomatico tra Belgrado e Tirana. Il
premier albanese Sali Berisha ha parlato pubblicamente di
"albanofobia" del governo serbo provocando la "dura
protesta" del ministero degli Esteri serbo che ha definito “le
accuse e le qualifiche rivolte contro il governo serbo al di sotto di
ogni dignità”, accusando “il vocabolario usato (da Berisha)”
di voler istigare palesemente “ad ulteriori attività finalizzate a
destabilizzare la situazione nella Serbia meridionale, nell'intera
regione e in tutti i Paesi confinanti abitati da minoranze albanesi”.
Sulla rimozione del memoriale di
Presevo dedicato ai guerriglieri albanesi e sulle reazioni di parte
serba e di parte albanese segnalo la corrispondenza di Artur Nura
contenuta nella puntata di Passaggio a Sud Est andata in onda oggi aRadio Radicale.
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