(AP Photo/Thibault Camus) |
Mentre Ankara attende informazioni da
Parigi sulle tre militanti curde uccise la settimana scorsa (fra le
quali figurava Sakine Cansiz, tra i fondatori del Pkk), e rassicura
che l'accaduto non avrà ripercussioni sulle relazioni fra i due
Paesi, compare l'ipotesi che dietro il triplice omicidio potrebbe
esserci la mano dell'Iran. Questo, almeno, è quanto propone Ahmet
Turk, deputato del Partito della Pace e della Democrazia (Bdp),
l'unica formazione curda presente nel parlamento turco. "Non
credo che questa volta ci sia la mano dello stato turco", ha
affermato il parlamentare definendo i presunti mandanti iraniani
delle tre uccisioni come "forze internazionali" che
vogliono impedire alla Turchia di diventare una potenza
internazionale nella regione. Turk, che nelle scorse settimane ha
incontrato in carcere il leader del Pkk, Abdullah Ocalan, con il
quale ha fatto il punto sui negoziati in corso con il governo di
Ankara per trovare una soluzione alla questione curda. "Trovare
una soluzione alla questione curda farebbe della Turchia l'unica vera
potenza nella regione e per questo l'Iran potrebbe essere il
responsabile [delle uccisioni] e non sarebbe la prima volta", ha
detto Turk precisando però di non avere prove a sostegno della sua
ipotesi.
Sabato scorso il premier turco Recep
Tayyip Erdogan aveva chiesto alla Francia di fornire immediati
chiarimenti su quanto avvenuto nella notte fra il 9 a il 10 gennaio,
invitando anche il presidente francese Francois Hollande a
spiegare la natura delle relazioni dopo che questi aveva dichiarato
di conoscere una delle tre donne assassinate. I rapporti fra Ankara e
Parigi, che nel corso degli ultimi anni hanno attraversato diverse
crisi – tra l'altro a proposito della questione del genocidio
armeno – si erano recentemente rasserenati proprio a seguito
dell'elezione di Hollande.Il portavoce del ministero degli
Esteri, Selcuk Unal, ha rassicurato che le relazioni turche con la
Francia proseguiranno su tutti i piani: “Esiste una volontà
reciproca di sviluppare i rapporti con la nuova amministrazione
francese", ha dichiarato Unal sottolineando che la prevista
visita di Hollande in Turchia nel 2013 non è in discussione. Quanto
alle indagini in corso in Francia sul triplice omicidio, Unal ha
assicurato che Ankara sta monitorando il caso da vicino: “Abbiamo
chiesto alle autorità francesi di comunicarci informazioni
dettagliate sui fatti”, ma i chiarimenti non possono essere
chiarimenti immediati perché l'inchiesta è tutt'ora in corso.
“Aspettiamo che le indagini finiscano”, ha detto Unal ai
giornalisti.
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