mercoledì 16 gennaio 2013

CURDI: LA STRAGE DI PARIGI POTREBBE ESSERE OPERA DELL'IRAN

(AP Photo/Thibault Camus)
Mentre Ankara attende informazioni da Parigi sulle tre militanti curde uccise la settimana scorsa (fra le quali figurava Sakine Cansiz, tra i fondatori del Pkk), e rassicura che l'accaduto non avrà ripercussioni sulle relazioni fra i due Paesi, compare l'ipotesi che dietro il triplice omicidio potrebbe esserci la mano dell'Iran. Questo, almeno, è quanto propone Ahmet Turk, deputato del Partito della Pace e della Democrazia (Bdp), l'unica formazione curda presente nel parlamento turco. "Non credo che questa volta ci sia la mano dello stato turco", ha affermato il parlamentare definendo i presunti mandanti iraniani delle tre uccisioni come "forze internazionali" che vogliono impedire alla Turchia di diventare una potenza internazionale nella regione. Turk, che nelle scorse settimane ha incontrato in carcere il leader del Pkk, Abdullah Ocalan, con il quale ha fatto il punto sui negoziati in corso con il governo di Ankara per trovare una soluzione alla questione curda. "Trovare una soluzione alla questione curda farebbe della Turchia l'unica vera potenza nella regione e per questo l'Iran potrebbe essere il responsabile [delle uccisioni] e non sarebbe la prima volta", ha detto Turk precisando però di non avere prove a sostegno della sua ipotesi.

Sabato scorso il premier turco Recep Tayyip Erdogan aveva chiesto alla Francia di fornire immediati chiarimenti su quanto avvenuto nella notte fra il 9 a il 10 gennaio, invitando anche il presidente francese Francois Hollande a spiegare la natura delle relazioni dopo che questi aveva dichiarato di conoscere una delle tre donne assassinate. I rapporti fra Ankara e Parigi, che nel corso degli ultimi anni hanno attraversato diverse crisi – tra l'altro a proposito della questione del genocidio armeno – si erano recentemente rasserenati proprio a seguito dell'elezione di Hollande.Il portavoce del ministero degli Esteri, Selcuk Unal, ha rassicurato che le relazioni turche con la Francia proseguiranno su tutti i piani: “Esiste una volontà reciproca di sviluppare i rapporti con la nuova amministrazione francese", ha dichiarato Unal sottolineando che la prevista visita di Hollande in Turchia nel 2013 non è in discussione. Quanto alle indagini in corso in Francia sul triplice omicidio, Unal ha assicurato che Ankara sta monitorando il caso da vicino: “Abbiamo chiesto alle autorità francesi di comunicarci informazioni dettagliate sui fatti”, ma i chiarimenti non possono essere chiarimenti immediati perché l'inchiesta è tutt'ora in corso. “Aspettiamo che le indagini finiscano”, ha detto Unal ai giornalisti.


Nessun commento:

Posta un commento