Oliver Ivanovic |
E' di questi giorni la clamorosa
notizia dell'arresto di Oliver Ivanovic, uno dei principali
dirigenti politici dei serbi del nord Kosovo. Secondo quanto riferito
da fonti ufficiali, Ivanovic, che oggi ha 60 anni, è sospettato di
aver commesso crimini di guerra durante il conflitto del 1998-99: la
vicenda riguarda due crimini "che sono stati prodotti nel 1999 e
nel 2000, le cui vittime erano albanesi", come ha spiegato il
suo avvocato Nebojsa Vlajic. Dopo un interrogatorio durato diverse
ore nel commissariato di Kosovska Mitrovica, un giudice
internazionale ha accolto la richiesta del procuratore della missione
di giustizia dell'Unione europea in Kosovo (Eulex), e Ivanovic è
stato posto in stato di arresto preventivo per un periodo di un mese
ed è stato trasferito nella prigione di Pristina.
Ex capo dei “guardiani del ponte”,
la difesa locale serba, Ivanovic è entrato in politica nel 1999. Nel 2001 fu
stato eletto parlamentare nel Kosovo in una lista serba. Dopo essere
stato segretario di Stato serbo per il Kosovo e Metohija, dal 2008 al
2012, è stato eletto consigliere comunale a Mitrovica, dove i serbi
sono maggioranza, in una lista indipendente durante le elezioni
locali tenutesi alla fine 2013. Leader del SDP e tra i personaggi
politici più in vista tra i serbi del Kosovo, è considerato un
moderato. Nella serata di lunedì scorso i sindaci delle municipalità
del nord del Kosovo, i membri dei consigli comunali e i militanti
dell'SDP si sono riuniti davanti al Palazzo di giustizia, alla sede
della polizia e di Eulex a Mitrovica nord per chiedere spiegazioni
sull'accaduto.
Per il suo avvocato, quelle mosse
contro Ivanovic sono accuse “inconsistenti e ridicole”. “Si
tratta sicuramente del tentativo di creare un'atmosfera di paura e
instabilità in seno alla comunità serba del Kosovo”, afferma una
dichiarazione ufficiale del SDP. “Abbiamo ragione di pensare che
l'arresto di Ivanovic e le accuse di cui è fatto oggetto siano una
pressione politica”, ha aggiunto Ksenija Bozovic, esponente
dell'entourage del politico serbo. Di certo la vicenda non aiuta a
far calare la tensione nel nord del Kosovo, in una situazione che ha
segnato un peggioramento nel corso del 2013 e in un'atmosfera resa
tesissima dal recente omicidio del consigliere comunale del SLS,
Dimitrije Janicijevic, ucciso lo scorso 16 gennaio a colpi di arma da
fuoco da uno sconosciuto davanti alla sua abitazione.
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