Di Marina Szikora
Con i primi minuti del nuovo anno in
Croazia e' entrata in vigore la tanto discussa deroga della legge
secondo la quale il mandato di cattura europeo verra' adottato anche
per i reati commessi prima dell'agosto 2002. E gia' il primo gennaio,
seguendo la nuova legge, la polizia croata ha arrestato l'ex capo dei
servizi segreti jugoslavi e croati, Josip Perković. Ricordiamolo, la
giustizia tedesca ha emmesso un mandato di cattura europeo nei
confronti di Perković sospettato di essere coinvolto nell'omicidio
del dissidente croato Stjepan Đureković nel 1983, vicino a Monaco
di Baviera. Questo mandato doveva entrare pero' in vigore lo scorso
primo luglio, nel momento in cui la Croazia e' diventata membro a
pieno titolo dell'Ue ma la maggioranza parlamentare croata, tre
giorni prima, aveva votato una deroga di Legge sulla collaborazione
giudiziaria con gli stati membri dell'Unione secono la quale il
mandato di arresto europeo non veniva adoperato per i reati commessi
prima del 2002.
Questa legge aveva suscitato reazioni
molto aspre della Commissione europea la quale ha insistito sugli
obblighi adottati durante i negoziati di adesione. Secondo alcuni
l'emendamento della legge era stato fatto proprio su misura per
evitare l'estradizione di Perković. Su pressione quindi, il governo
croato ha ceduto e modificato la legge in questione e queste
modifiche sono entrate in vigore il primo gennaio 2014. Il mandato di
arresto europeo verra' dunque adottato senza limiti di tempo. La
decisione sulla sua estradizione alla Germania o meno, Josip Perković
la attendera' pero' in liberta'. Lo ha deciso cosi' venerdi' scorso
il tribunale della contea di Zagabria sottoponendolo a misure meno
dure. Senza alcun documento personale, quindi senza passaporto o
carta di identita', Perković non potra' abbandonare il suo luogo di
abitazione.
Tornando all'argomento che rende il
sospettato responsabile di essere coinvolto nell'omicidio di Stjepan
Đureković, va spiegato che qui si tratta dell'uccisione di uno dei
direttori di maggior successo della compagnia petrolifera Ina negli
anni ottanta. Imputato per manipulazioni nel commercio di petrolio,
Đureković abbandono' l'ex Jugoslavia nel 1982 e si reco' in
Germania dove un anno dopo venne assassinato. 26 anni dopo, sempre in
Germania, Krunoslav Prates fu codannato per questo omicidio alla pena
dell'ergastolo. Secondo le parole dell'avvocato di Josip Perković,
nella sentenza a Prates, Perković e' stato indicato in quanto la
persona che aveva organizzato e ordinato l'assassinio. Nell'attuale
mandato di cattura, Perković e' pero' indicato in quanto quello che
aveva aiutato persone sconosciue ad eseguire il delitto. Secondo
alcune indagini giornalistiche, prima di essere assassinato,
Đureković doveva venire in Croazia per testimoniare sullo scandalo
di corruzione della Ina.
Il testo è tratto dalla trascrizione
della corrispondenza per la puntata di Passaggio a Sud Est andata in onda il 9 gennaio a Radio Radicale.
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