Propaganda elettorale per le presidenziali del 2012 |
Di Marina Sikora
Da lungo si ipotizzava, poi ultimamente
sempre piu’ forti gli annunci, ormai e’ definitivo, la Serbia
avra’ le elezioni anticipate. Ultime tappe che hanno condotto a
questa decisione sono state le dimissioni del ministro dell’economia
Saša Radulović a causa, come comunicato dal suo ministero, della
mancanza di volonta’ politica a condurre le riforme economiche. Ma
i media serbi scrivevano da tempo di un conflitto tra il vicepremier
Aleksandar Vučić e il ministro Radulović. Poi, sabato scorso,
all’assemblea straordinaria del Partito Serbo del Progresso, il
vicepremier Aleksandar Vučić e’ stato riconfermato presidente del
partito e in questa occasione ha proposto subito le elezioni
anticipate, ovvero come ha detto di “verificare la volonta’ del
popolo”. La proposta di Vučić e’ stata accolta il giorno dopo
all’unanimita’ alla riunione della presidenza del suo partito. Le
elezioni anticipate si svolgeranno il prossimo 16 marzo e Vučić ha
espresso speranza che i cittadini della Serbia affideranno il pieno
mandato al Partito Serbo del Progresso. “La nostra volonta’ (per
le elezioni anticipate) e’ sollecitata dal fatto che noi crediamo
che la Serbia puo’ andare piu’ veloce e meglio e che i
cambiamenti non possono aspettare. Non abbiamo nemmeno un secondo da
perdere perche’ la gente vive male, i giovani non hanno lavoro”
ha affermato Vučić valutando pero’ che il governo della Serbia ha
fatto molte cose buone, quali la lotta alla criminalita’
organizzata e corruzione ed i negoziati di adesione all’Ue.
Parlando dell’attuale partner di
coalizione, Vučić ha detto che non potrebbe mai dire che Ivica
Dačić non sia stato un buon premier ma ci sono stati certi limiti e
l’umore nella societa’ ha ostacolato di andare avanti e piu’
velocemente nelle riforme. Vučić ha confermato quanto riportato dai
media, che Dačić gli avrebbe offerto di essere premier senza andare
al voto ma Vučić afferma di averlo rifiutato preferirendo di
ottenere la fiducia dei cittadini alle prossime elezioni. Non ha
voluto esprimersi sulle possibili coalizioni ma ha osservato che nel
caso di ottenere l’incarico a premier e’ sua intenzione “unire
piu’ gente possibile” a fin di risolvere i problemi che si sono
accumulati in Serbia. Rispetta la posizione del SNS e senza
esitazioni ritiene che la soluzione migliore sono le elezioni
parlamentari anticipate per dare una nuova legittimita’ al governo
di guidare il Paese, questa la risposta ufficiale del premier uscente
e presidente del Partito Socialista della Serbia, Ivica Dačić il
quale aggiunge che bisogna fare il massimo affinche’ le elezioni
anticipate non mettano a repentaglio le riforme in Serbia, i
negoziati di adesione all’Ue e il dialogo con il Kosovo. Secondo le
sue valutazioni, nei 18 mesi del suo mandato il governo ha lavorato
bene. Dačić ha aggiunto che nemmeno per il Partito Socialista non
ci sono timori perche’ “e’ un buon momento” per recarsi alle
urne.
Nessun dubbio che colui che spesso
viene nominato l’uomo piu’ forte in Serbia, Aleksandar Vučić,
vicepremier uscente, punta sulla vittoria e sull’incarico a
premier. Come riportato dal quotidiano di Belgrado ‘Blic’, a
proposito delle prossime elezioni anticipate, l’agenzia di stampa
tedesca, DPA, rileva che Vučić, nella sua ricca carriera politica
ha avuto cambiamenti incredibili. Questo politico quarantenne,
ricorda DPA, ha iniziato come giornalista del lider serbo bosniaco
Radovan Karadžić, accusato dal Tribunale dell’Aja che giudica i
crimini commessi in ex Jugoslavia. Poi e’ stato segretario generale
degli ultranazionalisti radicali serbi di Vojislav Šešelj,
altrettanto sotto processo all’Aja. E’ stato nominato ministro di
informazione da parte di Slobodan Milošević mentre negli ultimi tre
anni, questo giurista si e’ distanziato dagli estremisti e oggi in
quanto presidente del Partito Serbo del Progresso si impegnna per i
valori europei grazie ai quali e’ stato raggiunto l’accordo tra
Belgrado e Priština. Si dice essere altrettanto impegnato nella
lotta contro la corruzione e criminalita’ organizzata. Ma come
osserva l’agenzia di stampa tedesca i suoi critici non gli credono
e affermano che Vučić e’ intenzionato soltanto a rafforzare il
proprio potere.
Anche il Partito Liberaldemocratico
guidato da Čedomir Jovanović si dice pronto per le annunciate
elezioni anticipate. LDP afferma che e’ arrivato il momento per
cambiamenti concreti che adesso sono soffocati a causa di una
politica di stato sbagliata. In un comunicato rilasciato in occasione
della proposta del lider del Partito Serbo del Progresso, Aleksandar
Vučić a favore delle elezioni anticipate, LDP rileva che l’attuale
governo merita un riconoscimento per l’Accordo di Bruxelles
raggiunto con Priština ma adesso e’ arrivato il momento per un
esecutivo diverso, capace di guidare anche gli altri e per delle
riforme molto piu’ approfondite. LDP si dice convinto del proprio
successo alle prossime elezioni e con questo affermano si concludera’
una coalizione governativa senza successo in cui Ivica Dačić non e’
stato premier e tutto il potere scorreva o veniva consegnato a Vučić,
portando il Paese in una posizione insostenibile. I
liberaldemocratici serbi sostengono che la Serbia ha bisogno di
istituzioni piu’ forti che non dipenderanno da un solo partito e di
riforme che non avranno dei ritardi a causa delle debolezze
dell’esecutivo.
Il testo è tratto dalla trascrizione
della corrispondenza per la puntata di Passaggio a Sud Est andata in onda il 30 gennaio a Radio Radicale.
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