Di Marina Szikora
Adesso che si e' anche insediato il
nuovo governo serbo guidato dal socialista Ivica Dačić e ben
avviate le attivita' del presidente della Serbia, Tomislav Nikolić,
prendono spazio i temi relativi ai rapporti nella regione e in
particolare quelli con i paesi vicina. Ricordiamolo, con l'inizio
della presidenza croata di Ivo Josipović, due anni e mezzo fa, le
relazioni tra Croazia e Serbia hanno avuto uno slancio positivo con
diverse attivita' dei due presidenti, Ivo Josipović e il suo ex
collega serbo, Boris Tadić nel segno del miglioramento delle
relazioni nella regione e l'indispensabilie riconciliazione tra
Croazia e Serbia ma non solo. L'elezione di Tomislav Nikolić a
presidente della Serbia, ex ultranazionalista radicale serbo e a suo
tempo il vice dell'imputato dell'Aja Vojislav Šešelj, sembrano aver
provocato grandi perplessita' e passi indietro rispetto alla
menzionata direzione. Ben presente ancora la retorica estremista
degli anni novanta di Nikolić nonche' dichiarazioni provocanti e
sgarbate tutt'ora, relative a Srebrenica e Vukovar che almeno per
adesso, hanno chiuso le porte riaperte dal suo predecessore Tadić.
In questi giorni pero' il presidente Nikolić afferma per il
quotidiano di Belgrado 'Danas' di essere pronto ad incontrare il
presidente croato Ivo Josipović. Parlando della collaborazione
regionale e di stati nella regione che finora aveva visitato e che
intende visitare prossimamente, Nikolić ha annunciato che presto
dovrebbe incontrare ufficialmente il presidente Josipović, che e'
pronto a venire appena e dove il presidente croato lo invitera'. Va
ricordato che subito dopo aver assunto l'incarico di presidente della
Serbia, lo scorso 31 maggio, Nikolić aveva sottolineato che lui non
e' di quelli che viaggiano tanto per viaggiare e che certi incontri
devono essere utili per la Serbia.
"Tenendo conto della politica che
il presidente Nikolić aveva sollecitato negli anni novanta e le sue
recenti dichiarazioni relative a Vukovar e Srebrenica, l'incontro dei
due presidenti e' possibile quando il presidente Nikolić dimostrera'
chiaramente di aver cambiato il suo atteggiamento verso i paesi
vicini" si legge nel comunicato rilasciato dall'Ufficio del
presidente Ivo Josipović a proposito dell'argomento. In ogni caso,
il capo dello stato croato "saluta il desiderio del presidente
Nikolić che anche con incontri bilaterali continui la politica di
riconciliazione e di relazioni di buon vicinato" si fa sapere
dall'Ufficio di Josipović. Il quotidiano serbo 'Blic' pubblica
l'opinione del professore della Facolta' di scienze politiche di
Belgrado ed analista politico serbo, Predrag Simić il quale ritiene
che non bisogna aspettarsi un incotro dei dui presidente in tempi
rapidi poiche' ne' l'uno ne' l'altro non otterebbero nulla sul piano
interno. Simić ha aggiunto che un incontro Josipović-Nikolić entro
l'anno sarebbe una vera sorpresa. Proprio come Bruxelles, scrive
'Blic', anche Zagabria si aspetta le prime mosse del presidente e del
nuovo governo serbo. Boris Tadić e' stato un partner di Josipović e
adesso la Croazia e la Serbia attraversano una fase di blocco nei
rapporti. Ci vorra' del tempo per Nikolić a portare le relazioni dei
due paesi ad un minimum positivo, queste relazioni per adesso non
peggiorano, afferma Simić nell'intervista a 'Blic'. Ritiene che per
Nikolić l'esame principale sara' il Kosovo e che in base a questo le
cose saranno piu' chiare sia per Bruxelles che per Zagabria. Simić
valuta che la Croazia adesso non fara' sicuramente nulla per
compromettere le relazioni tra la Serbia e la Croazia poiche' si
trova sulla soglia dell'ingresso nell'Ue e non fara' nulla che
potrebbe gettare ombra alla sua adesione. E' sicuro che nemmeno
Nikolić ne' Aleksandar Vučić non compieranno provocazioni perche'
non e' nemmeno nel loro interesse, conclude l'analista serbo Predrag
Simić.
[*] Corrispondente di Radio Radicale.
Il testo è tratto dalla puntata di Passaggio a Sud Est del 9 agosto.
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