Il 17° anniversario dall'Operazione
“Tempesta” segnato come sempre dalle polemiche, ma anche da
qualche importante novità
Di Marina Szikora [*]
Sono passati 17 anni dall'operazione
militare lampo croata 'Tempesta' con la quale in meno di 48 ore le
forze militari croati avevano liberato oltre 80 percento del suo
territorio occupato – la cosidetta autoproclamata SAO Krajina dei
ribelli serbi in Croazia. Il 5 agosto 1995, dopo tanto tempo e' stata
nuovamente alzata la bandiera croata sulla fortezza di Knin. Il 4 agosto 1995 mattina e' iniziata
una delle azioni militari piu' conosciute dell'esercito croato –
'la Tempesta'. Gia' il giorno dopo, nell'allora occupata Knin, sono
entrate le prime forze militari croate. Esattamente a mezzogiorno
l'allora presidente croato, Franjo Tuđman ha comunicato ai cittadini
la notizia che Knin e' stata liberata. Va ricordato che questo
territorio della Croazia era occupato per 4 lunghi anni, governato
dai serbi ribelli e dal loro cosidetto premier della Krajina, Milan
Babić. All'epoca Babić richiedeva che la situazione sia risolta in
modo tale che il governo croato e il ministero degli interni
ammettano il loro errore e di ritirare non soltanto le unita'
speciali bensi' anche i rappresentanti delle forze di ordine. Dopo
Knin, a velocita' di lampo sono stati liberati altri luoghi:
Benkovac, Vrlika, Kijevo, Drniš, Gračac e Lovinac. Dopo quattro
anni la Dalmazia non era piu' tagliata dal resto della Croazia.
L'operazione Tempesta ha liberato oltre 10 mila kilometri quadrati di
territorio in soli quattro giorni. Va anche detto che fuggendo
davanti alle forze croate, i rappresentanti della cosidetta SAO
Krajina, per vendetta attacavano i civili ad Osijek, Zara e Sibenico.
La Tempesta significo' anche l'annegamento definitivo del sogno di
Slobodan Milošević sulla Grande Serbia, scrive il portale della
radio e televisione statale croata HTV e aggiunge che gia' l'anno
seguente anche Belgrado, costretto ad affrontare il riconoscimento
internazionale dei confini croati, dovette riconoscere l'indipendenza
croata. Per tutti questi motivi, il 5 agosto per la Croazia
rappresenta una delle date piu' importanti della storia recente e il
Parlamento croato ha proclamato questa giornata come Giornata del
ringraziamento della patria.
La cerimonia principale per celebrare
il 17esimo anniversario della liberazione della Croazia con
l'operazione Tempesta si e' svolta domenica a Knin e vi hanno
partecipato le massime cariche dello stato: il presidente Ivo
Josipović, il premier Zoran Milanović e il vicepresidente del
Parlamento, coprendo l'incarico di presidente del Parlamento, Josip
Leko. Tutti hanno espresso la loro gratitudine e ringraziamento ai
difensori croati che nella guerra di difesa hanno contribuito alla
vittoria per la Croazia indipendente. "La Costituzione mi ha
dato la posizione di essere comandante supremo delle forze armate
croate e percio' mi sento umile, sento rispetto e orgoglio di essere
comandate di questo esercito vittorioso" ha detto il presidente
Josipović nel suo intervento a Knin. "La Croazia dopo la
vittoria nella guerra deve vincere anche nella pace – superare le
difficolta' economiche, garantire i diritti umani, liberta' religiose
e nazionali nonche' la prosperita' di tutti i cittadini" ha
aggiunto il capo dello stato croato rilevando che vincere nella pace
significa tendere anche la mano ai nostri concittadini di
nazionalita' serba, riconoscere le loro vittime e rendere loro
omaggio. Sempre a Knin, il premier croato Zoran Milanović ha detto
che "questa festa non la celebriamo a fin di godere le angosce
altrui e per gustare i dolori atrui che altrettanto ci sono stati.
Anche questo e' umano e bisogna riconoscerlo. Dobbiamo invece trarre
da noi stessi il migliore" ha sottolineato Milanović. "La
nostra guerra e' stata giusta, di difesa, umana. I confini croati li
difenderemo sempre, sapendo quali sono, cosi' come lo aveva fatto
ogni governo croato dal 1990" ha detto il premier. Il 5 agosto
viene anche celebrato come Giornata dei difensori croati. Va
ricordato che nell'operazione 'Tempesta' morirono 174 soldati croati
e oltre 1400 furono feriti.
Dall'altra parte, i media serbi
ricordano che nell'azione dell'esercito croato scomparirono 2000
persone e furono caccciati via dalle loro case circa 220.000 serbi.
Ma rilevano altrettanto che quest'anno i vertici croati in occasione
della celebrazione della Giornata della vittoria e della Giornata dei
difensori croati non hanno menzionato gli imputati dell'Aja Ante
Gotovina, Markač e Čermak ma hanno menzionato le vittime serbe e la
necessita' che esse siano riconosciute. I media serbi riportano le
parole del premier Milanović il quale, tra l'altro, ha detto che la
Croazia e' padrone del proprio destino e che non ci sono piu' scuse o
colpevoli a Belgrado o a Budapest. Quest'anno pero', un altra novita'.
Alla cerimonia del 17-esimo anniversario della 'Tempesta', presente
anche il presidente del Forum democratico serbo, Veljko Džakula. Per
la prima volta quindi, la partecipazione di un rappresentante dei
serbi in Croazia dopo aver ricevuto l'invito informale del presidente
croato Ivo Josipović. Nessun dubbio che l'arrivo di Džakula a Knin
ha suscitato grande attenzione anche se sia i ministri che
l'opposizione croata nelle loro dichiarazioni sono stati cauti. Lo
stesso rappresentante serbo ha detto che il messaggio della sua
presenza a Knin e' simbolico vale a dire che vuole rendere omaggio a
tutti gli uccisi e a tutte le vittime della 'Tempesta'. La
legittimita' della 'Tempesta' ha rilevato Džakula, cosi' come e'
grande in voi, cosi' sara' grande anche presso gli altri quando pero'
le vittime avranno la loro vera pieta'. Secondo la sua opinione, alla
ceremonia di Knin doveva esserci il rappresentante della minoranza
serba nel Parlamento croato e presidente del maggiore partito serbo
in Croazia, Milorad Pupovac.Secondo il ministro della difesa croato
Ante Kotromanović, la celebrazione della 'Tempesta' e' aperta a
tutti, se verranno a rendere omaggio e se diranno che si e' trattato
di una azione di liberazione. Allora tutti sono i benvenuti, ha
concluso il ministro croato, all'epoca lui stesso combattente.
[*] Corrispondente di Radio Radicale.
Il testo è tratto dalla puntata di Passaggio a Sud Est del 9 agosto.
Dopo quattro anni la Dalmazia non era piu' tagliata fuori dal resto della Croazia. L'operazione Tempesta ha liberato oltre 10 mila kilometri quadrati di territorio in soli quattro giorni. .. ha liberato ??? donne e bambini uccisi nei loro letti e solo 24 anni a quel b.......o e parliamo di liberazione ? accidenti quanta ingiustizia c'è al mondo !!!!
RispondiEliminaahahahah ma quali 24 anni...assolto da tutte le accuse...è libero...tanto un giorno ci riprenderemo la nostra knin...
RispondiElimina"Un giorno riprenderemo la nostra Knin..." Commenti come il suo mi suscitano una profonda tristezza e un certo sgomento. Tristezza per chi non è capace di definire sé stesso se non in funzione di un "altro" nemico. E sgomento per chi dal dolore e dalla sofferenza non riesce ad imparare nulla. (Preciso che non ne faccio una questione di parte, anche se temo che con lei sia una precisazione inutile).
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