La video-intervista di Beatrice Barzaghi, Federico Zappini e Andrea Rizza (Fondazione Alexander Langer) fatta il 13 marzo scorso a Jovan Divjak, l'ex generale serbo che scelse di difendere Sarajevo, la sua città, dall'assedio dell'esercito di Milosevic. Divjak si trova in Austria dover all'inzio di marzo è stato fermato su richiesta della Serbia che lo accusa di crimini di guerra per la morte di 42 soldati dell'esercito jugoslavo nello scontro armato della Dobrovoljacka Ulica, nei primi giorni del conflitto nel 1992. Divjak era di passaggio in Austria per venire in Italia. Ospite dell'ambasciata bosniaca, è in attesa di poter rientrare a Sarajevo.
Jovan Divjak è molto conosciuto anche in Italia, come autore del libro "Sarajevo mon amour" pubblicato da Infinito Edizioni in cui racconta la sua storia. Sull'arresto e sulla sua vicenda ricordo il pezzo di Luca Leone che ho pubblicato anche io in questo blog.
Sui fatti avvenuti il 2 e 3 maggio 1992 nella Dobrovoljacka Ulica segnalo la pagina pubblicata l'anno scorso da Osservatorio Balcani e Caucaso e il pezzo scritto da Persa Aligrudić, pubblicato il 13 marzo da Danas e tradotto in francese da Le Courrier de Balkans.
Jovan Divjak è molto conosciuto anche in Italia, come autore del libro "Sarajevo mon amour" pubblicato da Infinito Edizioni in cui racconta la sua storia. Sull'arresto e sulla sua vicenda ricordo il pezzo di Luca Leone che ho pubblicato anche io in questo blog.
Sui fatti avvenuti il 2 e 3 maggio 1992 nella Dobrovoljacka Ulica segnalo la pagina pubblicata l'anno scorso da Osservatorio Balcani e Caucaso e il pezzo scritto da Persa Aligrudić, pubblicato il 13 marzo da Danas e tradotto in francese da Le Courrier de Balkans.
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