giovedì 3 novembre 2011

CROAZIA: SI VOTA IL 4 DICEMBRE

La campagna elettorale è però già iniziata da tempo. L'opposizione di centro sinistra avanti nei sondaggi. Alla prova la nuova legge sul finanziamento della politica.

Di Marina Szikora [*]
Il presidente croato Ivo Josipović lunedi' ha firmato la decisone con la quale vengono indette le elezioni per la settima legislatura del Parlamento croato. Precedentemente il Presidente ha parlato telefonicamente con i presidenti dei partiti e ha concordato che, come gia' si annunciava, le prossime elezioni si svolgeranno il 4 dicembre. Dopo la pubblicazione di questa decisione nella Gazzetta nazionale inizia un termine di 14 giorni entro il quale i partiti devono consegnare alla Commissione elettorale statele le loro liste. Con la data della pubblicazione inizia ufficialmente la campagna elettorale. Questa, sara' cosi' la piu' breve campagna elettorale nella storia croata dalla sua indipendenza che durera' solo due settimane anche se teoricamente siamo gia' a lungo assistendo alle sfide elettorali.

Con l'inizio ufficiale della campagna elettorale, entra pero' in vigore ed e' alla prova la nuova Legge sul finaziamento delle attivita' politiche e della promozione elettorale approvata lo scorso febbraio e della quale si attende molto soprattutto in questi tempi in cui la Croazia e' presa da abbondanti scandali di corruzione. Gli esperti avevano plaudito questa nuova legge esprimendo speranza che non si ripetera' l'anno elettorale 2007 quando, tra l'altro, c'erano molti dubbi sulle modalita' del finanziamento e sulle cifre di denaro spese nella campagna di promozione. Una delle novita' piu' importanti della Legge sul finanzimento delle attivita' politiche e' la limitazione delle spese in campagna elettorale delle liste, vale a dire delle candidature che non possono oltrepassare 200.000 euro per una singola circoscrizione. Inoltre i candidati hanno il dovere, sette giorni prima delle elezioni, di consegnare alla Commissione elettorale il rapporto sulle donazioni ricevute e sulle spese per ogni singola circoscrizione. Entro 30 giorni dalla pubblicazioni dei risultati elettorali devono presentare anche il rapporto finanziario sul finanziamento della campagna elettorale. I partiti politici e le liste indipendenti con il giorno della presentazione della candidatura devono aprire un conto corrente separato, indipendentemente dal fatto in quante circoscrizioni si candidano. Si avverte che sono vietate donazioni da parte di paesi stranieri, partiti politici e enti giuridici, da parte di organi statali e aziende pubbliche e altri sogetti giuridici. Va detto anche che tutti i rapporti sul finanziameto devono essere pubblicati sui siti internet dei partitio o sulla stampa.

Secondo la Costituzione, il Parlamento croato puo' avere al minimo 100 e al massimo 160 deputati che vengono eletti ad un mandato di quattro anni. In 10 circoscrizioni del Paese vengono eletti 14 deputati mentre 3 deputati verranno eletti nella circoscrizione della diaspora, 8 invece dalle fila delle minoranze nazionali. Il precedente Parlamento che e' stato sciolto lo scorso venerdi', contava 153 deputati di cui, nel momento in cui e' stato eletto il Parlamento (25 novembre 2007) l'HDZ aveva 66 deputati. Seconda forza in parlamento e' stato l'SDP con 56 deputati, il Partito popolare croato 7, il Partito dei contadini 6 deputati. Otto mandati avevano i parlamentari delle minoranze nazionali, 3 appartenevano al Sabor democratico istriano e HDSSB, il Partito social-liberale ne aveva 2 e al Partito del diritto e quello dei pensionati apparteneva un seggio ciascuno.

Uno degli esperti politici e professore di filosofia, Žarko Puhovski, afferma che questa campagna elettorale sicuramente sara' una campagna senza senso poiche' i risultati sono gia' conosciuti. Per questo, e' buono che sara' cosi' breve. E sara' importante soltanto per quei candidati, in particolare i Laburisti e le singole liste indipendenti per i quali sara' importante se passeranno la soglia elettorale, vale a dire se avranno la frazione in Parlamento, e' dell'opinione Puhovski. Il risultato principale relativo al chi arrivera' al potere, e' gia' noto. Il nuovo potere, osserva l'esperto croato, sara' enormemente appesantito. Vincera' con un programma morale e non politico che e' molto piu' difficile da reggere. Anche il politologo Anđelko Milardović ritiene che la campagna elettorale sara' tiepida, unilaterale e noiosa. "Siccome il concorrente principale e' in ginocchio, la coalizione dell'opposizione non deve fare assolutamente nulla" afferma Milardović e aggiunge che la campagna sara' poco interessante se non subentrera' uno terzo, qualcuno dei giocatori piu' piccoli. L'esperto politico avverte che la Croazia ha bisogno assolutametne di una terza forza poiche' i 20 anni di bipolarismo hanno buttato la societa' croata in ginocchio.

Il centro per le ricerche del mercato ha effettuato in questi giorni per la televisione commerciale croata RTL un primo grande sondaggio dell'opinione pubblica in vista dell'indizione delle elezioni parlamentari con la proiezione del probabile nuovo parlamento croato. Dalla ricerca risulta che la Coalizione dell'opposizione, ci fosse adesso il voto, avrebbe sconfitto drammaticamente l'HDZ e avrebbe raggiunto un vantaggio irragiungibile relativo al numero di mandati parlamentari. Questi risultati, scrivono i media croati, oltrepassano anche le piu' ottimistiche proiezioni della coalizione. La RTL ha pubblicato i risultati del sondaggio nelle trasmissioni informative domenica scorsa e di seguito la notizia e' stata difusa da altri media. Va detto che la ricerca e' stata effettuta tra il 14 e il 28 ottobre, alla saputa delle indagini sui fondi neri contro il partito governativo, l'HDZ. I risultati del sondaggio dimostrano che la Croazia si appresta ad un cambiamento del potere. La coalizione dell'opposizione vincerebbe con una maggioranza netta di perfino 90 seggi in Parlamento mentre l'attuale partito governativo, l'HDZ andrebbe in opposizione con modestissimi 35 deputati che sarebbe la piu' grande sconfitta nella storia di questo partito. Significa che rispetto all'appena finita legislatura, il numero di deputati dell'HDZ praticamente si dimezzerebbe. Tra gli elettori intervistati, adesso il 57 percento sa per chi votera', il 32 percento sarebbe ancora indeciso mentre l'11 percento non vuole rivelare a chi dara' il voto.

Intanto, dopo la notizia delle inchieste su presunti consistenti fondi neri di cui si sarebbe servito l'HDZ, l'altra notizia che in questi giorni ha colpito duramente i governativi e' il blocco del patrimonio di questo partito. Con questo gesto,  l'Ufficio per la sopressione di corruzione e criminalita' (USKOK) vuole assicurare i mezzi per restituire il danno subito dallo stato qualora il tribunale stabilira' che si tratti veramente di atti illegali. I primi indagati sono l'ex premier e uomo forte dell'HDZ Ivo Sanader, il tesoriere dell'HDZ Mladen Barišić e la responsabile finanziaria Branka Pavošević. Ultimamente le indagini sarebbero state allargate ad altri due nomi sospetti: l'ex segretario generale e attuale deputato Ivan Jarnjak e l'ex portavoce dell'HDZ Ratko Maček. In questo scandalo sarebbero incluse 19 persone sospette e perfino l'intero Partito. La premier croata e presidente del HDZ, Jadranka Kosor ha ammesso che sara' estremamente difficile finanziare la campagna elettorale e ha precisato che avevano previsto di finanziare questa campagna con dei mutui ma che adesso la cosa diventa molto difficile e complicata. ¨In questo momento dobbiamo proteggere l'HDZ e non permetteremo a nessuno di colpire il partito bensi', se ci sono state responsabilita' individuali, bisogna individualizzarle ed i responsabili devono rispondere" ha detto Kosor aggiungendo che questi sono tempi difficili ma che loro hanno la forza e la fermezza e potranno superare anche queste difficolta'. L'HDZ continuera' la lotta contro la corruzione fino all'ultimo respiro verso tutti quelli che hanno violato la legge e sono stati i primi ad aprire la lotta contro la corruzione, ha sottolineato la premier. 

[*] Corrispondente di Radio Radicale. Il testo è tratto dalla puntata di Passaggio a Sud Est andata in onda oggi.

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