Aleksandar Vucic |
di Marina Szikora
Martedi’, il presidente della Serbia,
Tomislav Nikolić, come previsto e annunciato e ovviamente in base ai
risultati elettorali, ha conferito ad Aleksandar Vučić, leader del
Partito serbo del progresso, l’incarico di formare il nuovo
governo. Precedentemente, settimana scorsa, il capo dello stato serbo
ha avviato le consultazioni con i rappresentanti dei partiti che
hanno oltrepassato la soglia elettorale, vale a dire con i
rappresentanti del Partito socialista serbo, del Partito democratico,
del Nuovo Partito democratico, dell’Alleanza degli ungheresi di
Vojvodina e del Parito di azione democratica.Ricordiamo che alle recenti elezioni
parlamentari tenutesi il 16 marzo scorso, il Partito serbo del
progresso (SNS) ha ottenuto il 48,34 per cento dei voti e quindi 158
seggi su 250. Questi risultati potrebbero consentire ai massimi
vincitori, il Partito serbo del progresso di controllare i due terzi
del parlamento grazie all’appoggio degli 11 deputati delle
minoranze e quindi attuare le riforme senza l’appoggio di altri
partiti.
Ricevendo l’incarico dal presidente
Nikolić, il futuro premier Aleksandar Vučić ha promesso di
lavorare con molto impegno e onestamente rilevando che il suo
esecutivo trasformera’ la Serbia in uno stato sano e dignitoso.
Secondo le sue parole e’ difficile immaginare che finora qualcuno
abbia ottenuto l’incarico di premier in circostanze cosi’
difficili, soprattutto „dopo le mali decisioni del 2007 e 2009 a
causa delle quali il paese affronta un deficit cosi’ alto con una
economia non funzionante“. Vučić ha aggiunto che la Serbia entra
in riforme difficili e serie poiche’, cosi’ come annunciato
all’inizio della campagna elettorale, la lista che ha ottenuto il
maggior numero di voti nella storia moderna serba, lavorera’ per le
future generazioni e non per le prossime elezioni. Il presidente
Nikolić, da parte sua, ha detto che inizia il tempo di
responsabilita’ e che con Vučić ha concordato di collaborare
strettamente sulle decisioni che non saranno popolari.
Il futuro governo avra’ tra 16 e 18
membri, ha informato Vučić e faranno parte di questo esecutivo il
Partito socialista e l’Alleanza degli ungheresi di Vojvodina.
L’accordo di coalizione sara’ firmato il 26 aprile. Nel governo
ci saranno anche molte personalita‘ senza appartenenza di partito,
esperti di singoli settori, ha precisato il futuro premier, anche se
dalle fila dell’opposizione queste mosse vengono qualificate come
delle „follie“. „Ci saranno molte sorprese nella composizione
del governo“ ha annunciato Vučić dicendosi convinto che i
cittadini saranno soddisfatti con il lavoro dell’esecutivo.
Il testo è tratto dalla trascrizione
della corrispondenza per la puntata di Passaggio a Sud Est andata in onda oggi a Radio Radicale.
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