martedì 15 aprile 2014

TRANSDNISTRIA: OSCE PUNTA SU RIPRESA NEGOZIATI A MAGGIO

Ma pesa l'incertezza della situazione in Ucraina e il conflitto sempre più aspro tra Kiev e Mosca

Lo stemma della Transdnistria
Mentre la diplomazia al lavoro per cercare di impedire che la situazione in Ucraina possa precipitare in una guerra civile, si cerca di disinnescare anche altri possibili focolai di conflitto nella regione, come quello della Transdnistria. Un nuovo round di negoziati per cercare di risolvere la questione tra la Moldova e la sua regione separatista, a maggioranza russa al confine con l'Ucraina potrebbe tenersi il prossimo maggio. E' quanto ha dichiarato alla France Presse l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce), che ha il compito di gestire i colloqui tra le due parti che si tengono nel formato 5+2 con la partecipazione di Moldova, Romania, Transdnistria, Ucraina e Russia, con l'Unione Europea e gli Stati uniti nel ruolo di osservatori. "Speriamo veramente di decidere la prossima settimana una sessione di negoziati a maggio", ha detto Jennifer Brush, capo della missione Osce in Moldova.

La Transdnistria, una striscia di territorio a est del fiume Dnestr, stretta tra Moldova e Ucraina. La regione, che faceva parte della Repubblica Socialista Sovietica Moldava (una delle repubbliche che componevano l'Unione Sovietica), dichiarò unilateralmente la propria indipendenza il 2 settembre del 1990. Dal marzo al luglio 1992 la regione fu teatro di un conflitto armato terminò con un cessate il fuoco, garantito da una commissione tripartita tra formata da Russia, Moldavia e Transdnistria, e la creazione di una zona demilitarizzata comprendente 20 località a ridosso del fiume Dnestr. Di fatto la Transdnistria oggi uno stato indipendente non riconosciuto però dai Paesi membri dell'ONU, nemmeno dalla Russia, anche se Mosca ne ha fatto un suo satellite. Il governo ha sede nella città di Tiraspol. Il 18 marzo scorso ha chiesto l'adesione alla Russia in seguito all'annessione unilaterale della Crimea. Interrotto per sei anni, il dialogo è ripreso nel 2010, ma il nuovo ciclo di negoziati che avrebbe dovuto aver luogo in questi giorni non c'è stato.

La rappresentante dell'Osce in Moldova ha spiegato che che la mancata effettuazione del nuovo ciclo di colloqui è stato dovuto a una legge moldava che avrebbe danneggiato l'industria della Transdnistria. "Questa legge è stata ritirata e non c'è dunque ragione per cui un nuovo ciclo negoziale non abbia luogo", ha affermato il capo della missione Osce che ha però anche riconosciuto che l'instabilità nella vicina Ucraina e il conflitto tra Kiev e Mosca rappresentano un fattore d'incertezza nel processo negoziale. Tuttavia "noi stimiamo che le due parti, i mediatori e gli osservatori, siano per il proseguimento dei negoziati, quindi ritengo che non ci saranno ostacoli", ha detto ancora Brush.


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