Le elezioni amministrative in Albania sono state competitive e trasparenti, ma i partiti politici, di maggioranza e di opposizione, si sono comportati in modo irresponsabile. Questo il giudizio dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce), che ha mobilitato gli osservatori dell'Ufficio per la democrazia e i diritti umani (Odihr) in occasione del voto dell'8 maggio. "Diversi aspetti di queste elezioni pongono le basi per i futuri progressi. Ma sfortunatamente i due principali partiti hanno abusato ancora una volta del loro ruolo nell'amministrazione delle elezioni per continuare la loro battaglia politica. Tutti i partiti dovrebbero lavorare assieme per rafforzare ulteriormente il processo elettorale", ha spiegato il capo della missione d'osservazione, Jonathan Stonestreet.
L'Osce registra con favore il fatto che il voto ha auto luogo generalmente in un'atmosfera calma, nonostante la campagna elettorale abbia registrato episodi di violenza in diverse aree. I problemi più seri riguardano il clima politica generale. “Siamo rimasti preoccupati che l'estrema polarizzazione della vita politica possa impedire il dialogo costruttivo necessario a soddisfare i bisogni dei cittadini e garantire la governance locale”, ha affermato Stonestreet, sottolineando che la Commissione elettorale centrale ha lavorato sì in maniera trasparente, ma che le sue decisioni hanno seguito logiche di parte provocando un'evidente frattura. Ci sono partiti che non hanno nominato i loro rappresentanti nella Commissione e poi hanno cercato di minare la fiducia nel processo elettorale, mettendo in discussione l'amministrazione delle elezioni.
L'Osce registra con favore il fatto che il voto ha auto luogo generalmente in un'atmosfera calma, nonostante la campagna elettorale abbia registrato episodi di violenza in diverse aree. I problemi più seri riguardano il clima politica generale. “Siamo rimasti preoccupati che l'estrema polarizzazione della vita politica possa impedire il dialogo costruttivo necessario a soddisfare i bisogni dei cittadini e garantire la governance locale”, ha affermato Stonestreet, sottolineando che la Commissione elettorale centrale ha lavorato sì in maniera trasparente, ma che le sue decisioni hanno seguito logiche di parte provocando un'evidente frattura. Ci sono partiti che non hanno nominato i loro rappresentanti nella Commissione e poi hanno cercato di minare la fiducia nel processo elettorale, mettendo in discussione l'amministrazione delle elezioni.
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