Il partito di centro-destra Adunata Democratica (all'opposizione) ha vinto le elezioni a Cipro con il 34.27% dei voti battendo sia il partito comunista guidato dal capo dello Stato, Demetris Christofias (32.67%), sia l'altra formazione di centro-destra il partito democratico (15.77%)). Il partito socialdemocratico si è fermato al 9%. L'attuale coalizione di governo tra comunisti e democratici supera il 48% dei voti ma il partito democratico potrebbe ora assumere il ruolo di “ago della bilancia” e non è da sottovalutare il ruolo dei socialdemocratici che facevano parte della maggioranza ma ne sono poi usciti per divergenze con la linea del presidente Christofias sul negoziato con i turco-ciprioti. Il risultato delle consultazioni non avrà comunque effetto immediato sulla presidenza Christofias e non dovrebbe influenzare nemmeno i colloqui per la riunificazione dell’isola. Il Partito democratico e i socialdemocratici però alle prossime elezioni presidenziali, potrebbero non appoggiare Christofias. Secondo gli analisti, infatti, la vittoria dell'Adunanza democratica nasce da un voto di protesta contro il partito del presidente Christofias e contro il partito democratico. Il presidente é accusato di aver fatto troppe concessioni ai turco-ciprioti nei negoziati e di non aver fatto abbastanza per tagliare la crescente spesa pubblica, né per ridurre la disoccupazione che a marzo ha superato il 7%. Il partito democratico da parte sua scarica la responsabilità del calo di voti subito proprio all’alleanza con il partito comunista e alle scelte sbagliate di Christofias sia nei negoziati sia di fronte alla crisi economica.
Su Cipro e queste elezioni segnalo gli articoli pubblicati su EaSTJournal
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