La Commissione europea questa mattina ha dato il suo parere favorevole all'ingresso della Croazia nell'Unione Europea proponendo al Consiglio dei ministri Ue di chiudere i quattro ultimi capitoli dei negoziati di adesione. Lo ha annunciato in un una nota lo stesso Josè Manuel Barroso, capo dell'esecutivo comunitario, nella quale sottolinea che la decisione apre “alla Croazia la via per unirsi all'Ue come 28mo Stato membro a partire dal primo luglio 2013, se questa data indicativa proposta dalla Commissione sarà ritenuta anche dal Consiglio". La parola passa infatti ora ai 27: il 21 giugno è una delle date nelle quali i ministri degli Esteri dei Paesi membri potrebbero adottare la decisione che richiede comunque l'unanimità.
Le autorità croate da parte loro si sono subito dette pronte a continuare il processo delle riforme. La premier Jadranka Kosor, che ha ricevuto le congratulazioni telefoniche di Barroso per questa "giornata storica", in una nota ha dichiarato che "dopo la chiusura dei negoziati il governo croato seguirà il suo cammino di riforme". Uno degli ostacoli più ostici, la riforma del sistema giudiziario, sembra essere stato completamente superato e con piena soddisfazione della Commissione, almeno stando alle parole di apprezzamento della commissaria Ue per la Giustizia, Vivianne Reding. Ma è tutta la Commissione europea che "ha riconosciuto tutti gli sforzi realizzati dal governo croato e i risultati registrati dalla Croazia lungo il processo negoziale” con Bruxelles, come tiene a far notare la premier Kosor nel suo comunicato.
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