Kolinda Grabar-Kitarovic è la nuova presidente della Croazia, la quarta dall'indipendenza e la prima donna alla più alta carica dello Stato. 46 anni, esponente dell'Hdz, il principale partito di centro-destra, attualmente all'opposizione, già ministro degli Esteri del governo di Ivo Sanader e attualmente vice-segretario della Nato, ha battuto al ballottaggio per una manciata di voti e un po' a sorpresa (ma forse nemmeno troppo, visto l'esito del primo turno) il presidente uscente Ivo Josipovic, dato per favorito dai sondaggi della vigilia: 50,5% per Grabar-Kitarovic contro 49,5% per Josipovic, questo l'esito del voto di domenica 11 gennaio che ha visto un'afflluenza ai seggi del 58,9% con un aumento del 12% rispetto al primo turno.
Josipovic, che durante il suo mandato ha sempre goduto di un ampio consenso popolare, più che un calo di consensi personali pare aver scontato la sfiducia nell'attuale premier social-democratico Zoran Milanovic e nel suo governo sostenuto dalla "Coalizione Kukuriku" (dal nome del ristorante dove nacque questo progetto politico), a causa della perdurante crisi economica. Le presidenziali erano considerate un test politico importante in vista delle elezioni parlamentari che potrebbero tenersi verso la fine del 2015. Visto l'esito finale, e data la crisi economica che continua ad attanagliare il Paese, la vittoria di domenica scorsa potrebbe a questo punto essere il preludio del ritorno al potere dell'Hdz fra circa un anno.
Qui di seguito un primo commento a caldo di Marina Szikora sull'esito del voto per il notiziario serale di Radio Radicale di lunedì 12 gennaio
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