Durante la campagna di bombardamenti
della NATO, che iniziò il 24 marzo del 1999 e proseguì per due mesi
e mezzo, le forze serbe organizzarono una campagna militare che
provocò l'espulsione di 800.000 albanesi dal Kosovo. Secondo i dati
del HLC, 7000 kosovari albanesi furono uccisi.
"Donne, bambini e anziani furono
eliminati con esecuzioni di massa. I loro corpi furono bruciati,
gettati nei pozzi o sepolti in luoghi segreti", ha affermato
l'organizzazione per i diritti umani.
Il Tribunale dell'Aja ha finora
condannato sei tra funzionari del governo e ufficiali dell'esercito e
della polizia serbi giudicandoli responsabili di una sistematica
campagna di omicidi e di persecuzione contro gli albanesi del Kosovo,
condannandoli a pene detentive dai 14 ai 22 anni.
I Tribunali serbi stanno esaminando
diversi casi relativi a crimini di guerra comoiuti in Kosovo ,
concentrandosi però principalmente sui responsabili materiali dei
reati e lasciando invece gli alti funzionari fuori dalle aule di
tribunale.
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