Vesna Pusic |
La scorsa settimana, durante la sua visita a Washington, la ministro degli Esteri e dehli Affari europei croata, Vesna Pusić, ha dichiarato che il prossimo vertice della NATO che si svolgera' in settembre in Gran Bretagna dovrebbe essere un summit di allargamento poiche' ci sono alcuni paesi dell'Europa sudorientale che sono pronti per l'adesione o per proseguire l'avanzamento verso l'adesione alla NATO. Al contrario pero', anche se la decisione non e' stata ancora presa formalmente, si ha l'impressione che il prossimo vertice dell'Alleanza non sara' un vertice di allargamento. La posizione croata e' che un ulteriore allargamento ci dovrebbe essere e che nella regione balcanica ci sono alcuni paesi che hanno i requisiti per questo, ha detto Vesna Pusić a seguito del suo incontro con il vicesegretario di stato americano William Burns. La Croazia insieme all'Albania ha aderito alla NATO nel 2009, mentre il Montenegro, la Bosnia Erzegovina e la Macedonia sono attualmente a diversi livelli di integrazione nell'Alleanza. Anche se membro del programma della NATO 'Partenariato per la pace', la Serbia ha proclamato invece la sua neutralita' e al momento non vuole aderire.
Durante il loro incontro, la capo della diplomazia croata e il rappresentante americano hanno parlato in particolare della situazione in Bosnia Erzegovina dove come sappiamo, i disordini sociali si sono trasformati in una ribellione politica contro il potere a tutti i livelli. “Il partenariato transatlantico e' necessario per la Bosnia, ma in gran parte questa e' una questione europea e l'Unione deve svolgere un ruolo cruciale”, ha rilevato Pusić. Il ministro croato ha informato il sottosegretario di stato americano Burns dell'iniziativa croata relativa alla Bosnia Erzegovina di cui si discutera' alla prossima riunione del Consiglio per gli affari europei dell'UE. Secondo Vesna Pusić si tratta di un modello specifico dell'adesione della Bosnia che verrebbe definito dalla Commissione Europea e secondo il quale la soluzione “della difficile ed instabile situazione” sarebbe parte e non precondizione per l'inizio del processo di negoziati. Questa iniziativa, ha spiegato Vesna Pusić, significherebbe una prospettiva di adesione piu' sicura e piu' palpabile e incorporerebbe nel processo negoziale la soluzione del problema che oggi e' all'ordine del giorno e che destabilizza l'intera regione.
Il testo è tratto dalla trascrizione della corrispondenza per la puntata di Passaggio a Sud Est andata in onda il 6 marzo a Radio Radicale
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