Qui di seguito una “anteprima” della corrispondenza di
Marina Szikora per la prossima puntata di Passaggio a Sud Est in onda
giovedì 18 aprile a Radio Radicale sulle elezioni dei deputati croati al Parlamento
Europeo.
Purtroppo e con moltissima delusione di
chi vi scrive, la Croazia, al suo voto storico di domenica 14 aprile,
il primo per i deputati croati al PE, ha quasi battuto il record
europeo per quanto riguarda la bassa affluenza alle urne, soltanto il
20,79 percento. Poco oltre il numero del minimo europeo a suo tempo
della Slovacchia. Inoltre, queste elezioni hanno segnato la vittoria
della coalizione del maggiore partito dell'opposizione l'Unione
Democratica Croata (HDZ) - 6 deputati contro i 5 eletti della lista
di coalizione guidata dal Partito Socialdemocratico con il Partito
Popolare Croato – liberali democratici ed il Partito dei
Pensionati. Il vincitore in assoluto e' il socialdemocratico, ex
ministro degli esteri croato Tonino Picula il quale ha ottenuto il
47,34 % di voti. Tengo ad aggiungere che Tonino Picula e' membro del
Consiglio Generale del Partito Radicale transnazionale e
transpartito. Seconda arrivata, a grande sorpresa, e' Ruža Tomašić,
membro del Partito del Diritto di Ante Starčević, il partito
dell'estrema destra presentatosi in coalizione con l'Hdz. Va
sottolineato che Ruža Tomašić e' stata l'unica voce contro
l'ingresso della Croazia nell'Ue al Parlamento croato. Il suo impegno
politico mette in primo piano l'orientamento di estremo nazionalismo
e spesso grida omofobiche.
Secondo molte opinioni, il voto di
domenica scorsa in Croazia non e' stato un voto contro l'Europa anche
se di sicuro vi e' molta stanchezza ed esaurimento nel cammino
europeo del nostro paese durato praticamente dieci anni. Nessun
attuale stato membro dell'Ue non ha subito cosi' lunghe e richiedenti
prove di ammissione come la Croazia che dal prossimo 1 luglio
diventera' finalmente il 28 paese dell'Ue. La bassissima affluenza
alle urne e' un messaggio chiaro ai partiti politici nazionali ed ai
loro leader. I cittadini croati non credono piu' nella politica
nazionale, sono fortemente delusi e il continuo aggravamento della
situazione economica in Paese, con un altissimo tasso di
disoccupazione hanno soltanto contribuito a questa specie di boicotto
del voto. Poi va aggiunto che la presenza della campagna elettorale
europea e' stata poco visibile nei media, molti lamentavano troppo
poca informazione e una troppo breve campagna elettorale. Quale che
siano le ragioni, la vittoria dell'opposizione deve far riflettere
molto ed agire pe quanto rigurda i governativi e in primis il premier
socialdemocratico Zoran Milanović. Gia' il prossimo 19 maggio i
cittadini della Croazia dovranno recarsi nuovamente alle urne per le
elezioni locali e tra un anno, ancora, per le elezioni europee del
2014.
Va ricordato che nel gennaio 2012 vi e'
stato anche il referendum del Sì all'adesione della Croazia all'Ue
quando ha votato il 33 percento dei cittadini aventi diritto di voto.
Alle prime elezioni per il PE in Croazia sono stati eletti quindi 12
rappresentanti croati che si uniranno ai loro colleghi al PE, 6 della
coalizione HDZ, 5 di quella dell'SDP e un deputato del Partito
laburista. Grazie alla nuova Legge sugli elettori, per la prima volta
hanno potuto votare anche le persone private di capacita' di lavoro.
La novita' e' stata anche la possibilita' del "voto
preferenziale", vale a dire il diritto dei votanti ad eleggere,
oltre che una delle 28 liste anche il candidato preferito della lista
a cui si dava la priorita'. Siccome questo mandato durera' soltanto
un anno, vale a dire fino alle prossime elezioni europee in tutta
l'Ue, la Croazia voleva che gli attuali osservatori al PE
diventassero automaticamente membri a pieno titolo del PE, cosa che
sarebbe stata gradita anche in termini di costi, ma questa richiesta
e' stata respinta da parte dell'Ue.
"Il popolo ha voluto mostrare al
premier cosa ne pensa poiche' il premier nelle ultime due settimane
ha tentato di inchiodarmi alla colonna di vergogna per quello che
dicevo, in effetti cosi' si parla in tutto il mondo e forse questo e'
un messaggio del popolo che cosa ne pensa di tutto questo" ha
detto Ruža Tomašić, rappresentante dell'estrema destra croata e
seconda in assoluto a queste elezioni con il voto preferenziale.
Tomašić ha aggiunto "se non amate la patria, se non credete
veramente in quello che fate, allora lavorate per qualcun'altro e non
sinceramente dal cuore". Il vincitore in assoluto, il capolista
della coalizione SDP-HNS-HSU, Tonino Picula e' soddisfatto del suo
risultato personale ma deluso pero' per il risultato della sua lista.
"Dobbiamo siederci e analizzare i risultati, esaminare bene
quello che e' successo. Abbiamo ragione ad essere delusi perche' non
abbiamo realizzato l'obbiettivo – la vittoria" ha detto
Picula. Nella notte elettorale, subito dopo mezzanotte, il premier
Zoran Milanović, presidente del Partito Socialdemocratico si e'
rivolto ai cittadini con un breve intervento dicendo che i voti sono
stati contati e che non gli resta nient' altro e con peso nel cuore,
che congratularsi con quelli che hanno ottenuto piu' voti. Le
elezioni sono incerte, ci aspettavamo un risultato migliore, ha detto
il premier aggiungendo che la poca affluenza e' stata per tutti e che
nei prossimi giorni se ne discutera'. Se non ci fosse stato
introdotto ordine nelle liste degli aventi voto, l'affluenza sarebbe
stata ancora minore, e' dell'opinione Milanović.
Euforica e trionfante invece
l'opposizione. Nel centro elettorale dell'HDZ, dopo mezzanotte si e'
rivolto il suo presidente Tomislav Karamarko. In mezzo ai suoi
colleghi e simpatizzanti che scandivano "Vittoria!"
Karamarko ha detto che questa e' solo la prima vittoria. Ha
sottolineato che l'HDZ e' uscita dall'abisso della sconfitta
parlamentare, un anno hanno lavorato su se stessi e adesso e'
arrivata la vittoria. Il loro obiettivo, oggi, ha assicurato il lider
dell'HDZ, che il popolo accetta, e' "fuori con quelli che
rubano, corruzione e criminalita' e restituzione dell'onesta' e
dell'amore sincero per la patria nell'HDZ". Questo, secondo il
presidente del partito del primo presidente croato, il defunto Franjo
Tuđman, ma anche dell'ex premier incarcerato Ivo Sanader, questa
volta e' avvenuto, la catarsi vi e' stata e adesso si aspettano che
cio' accada ugualmente anche agli altri.
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