Zoran Milanovic e Alenka Bratusek (Reuters / S.Zivulovic) |
Martedi' 2 aprile è stata una giornata
storica nelle relazioni tra Slovenia e Croazia. Finalmente,
all'unanimita', con 82 voti a favore e nessuno contrario, i deputati
del Parlamento sloveno presenti in aula (su un totale di 90
parlamentari) hanno ratificato il trattato di adesione della Croazia
all'Unione Europea. Cosi' la Slovenia non e' stata, come molti
speculavano tempo fa, l'ultimo Paese membro dell'Ue a ratificare
l'accordo: con l'atto di martedi' la Slovenia e' diventata il 23esimo
dei 27 membri dell'Ue a ratificare, approvando cosi' l'ingresso della
Croazia nell'Ue. Mancano ancora le ratifiche del Belgio, Danimarca,
Olanda e Germania. Alla proclamazione solenne al Parlamento di
Ljubljana hanno partecipato anche il premier croato, Zoran Milanović,
e il ministro degli Esteri e degli Affari europei, Vesna Pusić. In
questa occasione Milanović ha incontrato la neo premier slovena,
Alenka Bratušek, nonche' l'ex premier Janez Janša. La nuova premier
si e' detta felice del prossimo ingresso della Croazia nell'Ue
perche' si tratta anche di un interesse sloveno e ha rilevato che la
membership di entrambi i paesi nell'Ue apre le porte a nuove
possibilita' di collaborazione.
"Non mi ricordo di nessun caso
nella storia in cui la soluzione di un problema tra due Stati aveva
prodotto relazioni migliori rispetto a quelli che fino a quel momento
vi sono stati, e proprio questo e' accaduto quando si tratta di
relazioni tra la Croazia e la Slovenia", ha detto la ministro
degli esteri ed affari europei Vesna Pusić incontrando a Lubiana il
suo collega sloveno Karl Erjavec. Il capo della diplomazia slovena da
parte sua si e' detto convinto che con la ratifica e il vicino
ingresso della Croazia nell'Ue si apre un nuovo capitolo nelle
relazioni tra i due paesi in diversi settori. Erjavec ha ribadito il
comune interesse per la stabilita' dei Balcani Occidentali ed il
proseguimento dell'allargamento dell'Unione. Va detto che un largo
sostegno politico alla ratifica slovena e' stato dato grazie al
memorandum dei due governi con il quale e' stato risolto il problema
che per il governo sloveno rappresentava l'ostacolo nel processo
della ratifica, vale a dire la questione della Ljubljanska banka. Con
il memorandum di accordo tra i due governi e' stato concordato che la
soluzione della Ljubljanska banka verra' trovata nell'ambito della
secessione. Questo documento e' stato firmato lo scorso 11 marzo a
Mokrice, in Slovenia tra il premier dimissionario sloveno Janez Janša
ed i premier croato Zoran Milanović. La Slovenia si impegna per
l'allargamento dell'Ue il che contribuisce alla stabilizzazione della
democrazia e alla crescita economica, ha detto la premier slovena
Alenka Bratušek a seguito della ratifica dell'accordo di adesione
croato e ha aggiunto che la Croazia e' l'esempio per la regione.
Bratušek ha ricordato tutti i negoziati croato-sloveni negli ultimi
20 anni, con quello finale rappresentato appunto dal memorandum sulla
collaborazione dei due governi firmato a Mokrice.
Il capo del governo croato Zoran
Milanović ha ringraziato i colleghi nel Parlamento sloveno per aver
appoggiato all'unanimita' la ratifica dell'accordo di adesione
croato: "E' simbolicamente importante. Nella democrazia tutti
non possono essere sempre per la stessa soluzione, ma a volte e'
bello vederlo, come oggi", ha rilevato Milanović. Il premier
croato ha aggiunto che entrambi i paesi devono occuparsi di quello
che li opprime, vale a dire la crisi economica e la mancanza di
crescita economica. Ha sottolineato che per la Croazia e' importante
la situazione economica in Slovenia cosi' come per la Slovenia e'
importante la situazione economica in Croazia. Milanović ha detto
che c'e' molto di piu' in comune e piu' cose che legano i due Paesi
rispetto a quelle che li dividono: "Oggi non ci divide quasi
niente", ha osservato il capo del governo croato. Milanović ha
indicato che la Slovenia e la Croazia sono due paesi piccoli che
insieme hanno appena 6,5 milioni di abitanti, ma sanno quello che
vogliono e la loro collaborazione e' un valore di utilita' comune:
"Non vedo un collaboratore migliore della Slovenia negli anni
che arrivano", ha concluso Zoran Milanović.
Fino a poco fa c'era incertezza se e
quando vi sarebbe stata la ratifica slovena, poiche' la Slovenia
condizionava questa ratifica con la questione della Ljubljanska
banka. Cosi' il quotidiano sloveno Delo che ha ricordato che, oltre
alla questione della Ljubljanska banka, il maggiore ostacolo alla
ratifica slovena era rappresentato dal problema dei confini marittimi
tra i due Paesi. Questo contenzioso e' stato risolto nel novembre
2009, quando e' stato firmato l'accordo che affida la soluzione ad un
arbitrato internazionale. I media sloveni sottolineano che
attualmente, secondo i sondaggi, soltanto il 45 percento dei
cittadini croati ritengono che l'ingressso del loro paese nell'Ue
sara' un passo positivo e che con la sua adesione la Croazia
diventera' il quinto piu' povero paese tra i membri dell'Ue. I
croati, scrive ancora Delo, temono l'aumento dei prezzi del cibo e di
altri prodotti alimentari, immobiliari e il peggioramento delle
possibilita' di occupazione per gli attuali 375.000 disoccupati su
una popolazione di poco oltre 4 milioni di abitanti.
[*] Il testo è tratto dalla trascrizione della corrispondenza per la puntata di Passaggio a Sud Est andata in onda oggi a Radio Radicale
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