Oltre a quelli serbo e a quello croato,
assenti anche i capi di Stato di Turchia, Romani, Bulgaria, Grecia e
Slovenia
Di Marina Szikora [*]
Secondo i media croati, il vertice
UNESCO a Mostar, doveva essere una riunione anche con foto di
presidenti dei paesi dell'Europa sudorientale, in particolare dei
capi di stato dei paesi dell'ex Jugoslavia. Croazia, Serbia,
Montenegro e Bosnia Erzegovina, tutti insieme nel santuario cattolico
di Međugorje, nel monastero ortodosso di Žitomislić e nel luogo di
preghiera musulmana alle sorgenti di Buna a Blagaj. Ma dopo la
vittoria di Tomislav Nikolić alle elezioni presidenziali in Serbia
l'idea dell'incontro dei presidenti balcanici programmata dallo
scorso settembre, e' fallita.
La ragione principale, scrivono i
giornali croati, e' che il presidente croato Ivo Josipović non
voleva partecipare ad un incontro in cui ci sarebbe stato presente
anche Nikolić. Questa riunione doveva in effetti essere la
manifestazione di collaborazione nella regione, invece, per i motivi
ormai ben noti, e' diventata un segnale dell'attuale sviluppo di
relazioni politiche in cui, almeno per adesso, non e' possibile
questo tipo di riunione dei capi di stato della regione.
La riunione di cui si parla doveva
essere il decimo vertice UNESCO dei capi di stato dei paesi
dell'Europa sudorientale: il patrimonio religioso, culturale e
storico come base per una collaborazione piu' intensa tra i paesi.
Fino all'ultimo momento non e' stato cancellato nemmeno il volo
presidenziale di Nikolic da Belgrado a Mostar, ma alla fine nemmeno
Nikolić si e' presentato e la delegazione serba e' stata guidata dal
ministro della cultura del governo tecnico, Predrag Marković. A nome
di quella croata, c'era il vice della ministro per la cultura.
Alla riunione hanno preso parte anche
il presidente della Macedonia,quello del Montenegro e il presidente
di turno della presidenza tripartita della Bosnia Erzegovina. Oltre
ai capi di stato della Serbia e della Croazia a Mostar erano assenti,
per motivi diversi, anche i presidenti di Turchia, Romania, Bulgaria,
Grecia e Slovenia.
Il vertice ha approvata una
Dichiarazione sul patrimonio religioso e culturale-storico come base
per rafforzare la collaborazione tra gli stati. Il presidente
albanese Bamir Topi ha chiesto che i rappresentanti del Kosovo siano
inclusi nelle attivita' UNESCO il che ha provocato reazioni da parte
del ministro serbo per la cultura. Marković ha ricordato che esiste
un accordo preciso relativo alla presenza del Kosovo alle riunioni
internazionali dicendosi contrario alla proposta del presidente
albanese.
[*] Corrispondente di Radio Radicale. Il testo è tratto dalla puntata di Passaggio a Sud Est andata in onda il 7 giugno
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