
Le ultime dichiarazioni del presidente dell'entita' a maggioranza serba Milorad Dodik relative al fatto che la BiH non e' uno stato, Valentin Inzko ha qualificato come "informazioni false". Il suo mandato, ha ribadito Inzko, e' quello di appoggiare l'Accordo di pace di Dayton ed e' sua intenzione di continuare a farlo. Per complicare ulteriormente la difficile e tesa situazione politica in BiH, giunge l'annuncio del presidente della RS Milorad Dodik relativa all'apertura di una rappresentanza di questa entita' a Sarajevo perche' nella capitale della BiH e presso l'Ufficio dell'alto rappresentante, secondo Dodik, vi siedono i principali violatori dell'Accordo di Dayton. E' chiaro che questa nuova provocazione dell'entita' serba nella Federazione BiH, l'altra entita' a maggioranza musulmano croata e' stata accolta con molta irritazione. Secondo Damir Hadžić, il vicepresidente del Partito socialdemocratico della RS, il partito di opposizione, questo e' solo il proseguimento di una politica che minaccia la BiH. Si tratta di un nuovo gioco politico, afferma Hadžić, che rappresenta una aspra violazione dell'accordo di Dayton e una provocazione verso la politica interna ed internazionale. Secondo il rappresentante del SDP, le forze pro bosgnacche sapranno rispondere ad una tale "dottrina politica". Alija Behmen, sindaco di Sarajevo, ha qualifica Milorad Dodik come una presona "fuori tempo e fuori luogo".
[*] Corrispondente di Radio Radicale. Il testo è tratto dalla corrispondenza per la puntata di Passaggio a Sud Est andata in onda oggi e ascoltabile qui
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