lunedì 12 dicembre 2011

LETTERA DEL PRESIDENTE JOSIPOVIĆ AL CONGRESSO DEL PARTITO RADICALE TRANSNAZIONALE

Cari Emma e Marco, cari amici radicali, egregi signori Ministri e rappresentanti politici dall'Europa e dal mondo,

anche in questa occasione saluto questa vostra distinta sede, il 39° congresso del Partito Radicale Nonviolento, transnazionale e transpartito. Ancora una volta, come di consueto in tutti questi anni, avete riunito i rappresentanti politici, organizzazioni nongovernative e cittadini del mondo intero. Oltre cento partecipanti non italiani sono la migliore dimostrazione della vastità delle vostre attività e del lavoro instancabile che sempre sono stati al servizio dei diritti umani e dei valori fondamentali, per il diritto e per la giustizia.

Sono passati anche venti anni dalla vostra singolare iniziativa nonviolenta contro la guerra di aggressione in Croazia e per il suo riconoscimento internazionale. Il ricordo di quei giorni rimarrà segnato per sempre nella memoria storica della Croazia.

Il vostro Congresso si svolge nel momento in cui la Croazia vive un altro successo storico: la firma dell'Accordo di adesione all'Unione Europea. Un momento di orgoglio e di conclusione con successo di un lavoro estremamente richiedente che spetta anche ad altri Paesi della regione per i quali vogliamo essere un segnale di indicazione e con i quali vogliamo costruire l'indispensabile: riconciliazione e relazioni di buon vicinato come unica garanzia di pace, stabilità e progresso, non soltanto nella regione balcanica ma anche in tutta l'Europa.

Per questa ragione e' molto importante anche il vostro contributo alla realizzazione di una storia europea di successo, come sostenitori sinceri del processo di allargamento, necessario per realizzare un' Europa come quella ideata dai suoi fondatori.

La Croazia nel suo cammino verso l'Ue è cresciuta come partner che si sviluppa con successo, che rispetta i diritti umani ed i valori europei, ma è altrettanto consapevole che il lavoro sulle riforme non è per niente finito e che ci restano ancora molte sfide. E noi abbiamo bisogno anche di quelle riforme che oltrepassano le richieste dell'Ue.

Per la Croazia, il momento dell'adesione è un successo storico, ma siamo consapevoli che la profonda crisi che colpisce questa stessa Europa, alla quale giustamente apparteniamo, chiama ad una particolare responsabilità e ci da l'occasione per contribuire anche noi alla realizzazione di obbiettivi comuni: sia per quelli che già ne fanno parte che per quelli si trovano ancora sulla via verso l'integrazione.

Siamo pronti ad aiutare soprattutto loro, con l'obbligo che le nostre relazioni bilaterali non siano mai un ostacolo per il raggiungimento dell'obbiettivo europeo.

Cari amici,

Vi auguro ancora una volta tanto successo nel vostro lavoro e l'ispirazione per realizzare le idee e le iniziative iniziate ma anche quelle nuove per il bene di ogni singola persona quale che sia il suo orientamento o la sua appartenenza, sempre a favore della democrazia e della giustizia internazionale.

Vostro
Ivo Josipović
Presidente della Repubblica di Croazia

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