La puntata di Passaggio a Sud Est andata in onda il 31 marzo a Radio Radicale
Sommario della trasmissione
In apertura si parla di Turchia e degli orientamenti del governo Erdogan rispetto a quanto sta avvenendo in nord Africa ed in Medio oriente con riguardo particolare alla crisi in Libia e alla situazione in Siria: orientamenti da analizzare nell'ambito più generale del ruolo geopolitico che la Turchia ambisce ad assumere ma che hanno a che fare anche con le elezioni del prossimo giugno che al momento secondo i sondaggi vedono l'Akp, il partito islamico-moderato del premier in netto vantaggio, con percentuali molti simili a quelle del 2007.
Sull'argomento la trasmissione riporta anche l'opinione di Emma Bonino, raccolta da Alessio Falconio nel corso dell'intervista settimanale trasmessa il 28 marzo, e quella di Nicola Mirenzi, ricercatore presso la Bilgi University di Istambul e collaboratore del quotidiano Europa e del blog Il Mondo di Annibale, intervistato da Ada Pagliarulo.
Gli altri argomenti della puntata
Albania: il punto sulla situazione politica a poco più di un mese dalle elezioni amministrative, le preoccupazioni europee e l'appello a rispettare gli standard internazionali di regolarità e legalità
Kosovo: il presidente serbo Boris Tadic conferma di voler proseguire il dialogo con Pristina ma ribadisce il no di Belgrado al riconoscimento dell'indipendenza della sua provincia a maggioranza albanese. Intanto la missione civile europea Eulex indaga sui crimini di guerra.
Bosnia-Erzegovina: sei mesi dopo le elezioni l'Alto rappresentante internazionale, Valentin Inzko, ha deciso di esercitare le sue prerogativa (i cosiddetti "poteri di Bonn") per tentare di risolvere lo stallo politico. Intanto la situazione nel paese preoccupa i vicini: il presidente croato Ivo Josipovic e la premier Jadranka Kosor hanno diffuso una dichiarazione congiunta in cui esprimono la loro intenzione di favorire la stabilità della Bosnia-Erzegovina, ma anche la tutela dei cittadini di etnia croata.
Croazia: il presidente Ivo Josipovic si dice convinto che tutti i paesi europei abbiano una disposizione positiva verso il suo paese e sostengano il processo di adesione all'Unione Europea.
La trasmissione, realizzata con la colaborazione di Marina Szikora e Artur Nura, è riascoltabile qui
oppure sul sito di Radio Radicale nella sezione delle Rubriche.
Sommario della trasmissione
In apertura si parla di Turchia e degli orientamenti del governo Erdogan rispetto a quanto sta avvenendo in nord Africa ed in Medio oriente con riguardo particolare alla crisi in Libia e alla situazione in Siria: orientamenti da analizzare nell'ambito più generale del ruolo geopolitico che la Turchia ambisce ad assumere ma che hanno a che fare anche con le elezioni del prossimo giugno che al momento secondo i sondaggi vedono l'Akp, il partito islamico-moderato del premier in netto vantaggio, con percentuali molti simili a quelle del 2007.
Sull'argomento la trasmissione riporta anche l'opinione di Emma Bonino, raccolta da Alessio Falconio nel corso dell'intervista settimanale trasmessa il 28 marzo, e quella di Nicola Mirenzi, ricercatore presso la Bilgi University di Istambul e collaboratore del quotidiano Europa e del blog Il Mondo di Annibale, intervistato da Ada Pagliarulo.
Gli altri argomenti della puntata
Albania: il punto sulla situazione politica a poco più di un mese dalle elezioni amministrative, le preoccupazioni europee e l'appello a rispettare gli standard internazionali di regolarità e legalità
Kosovo: il presidente serbo Boris Tadic conferma di voler proseguire il dialogo con Pristina ma ribadisce il no di Belgrado al riconoscimento dell'indipendenza della sua provincia a maggioranza albanese. Intanto la missione civile europea Eulex indaga sui crimini di guerra.
Bosnia-Erzegovina: sei mesi dopo le elezioni l'Alto rappresentante internazionale, Valentin Inzko, ha deciso di esercitare le sue prerogativa (i cosiddetti "poteri di Bonn") per tentare di risolvere lo stallo politico. Intanto la situazione nel paese preoccupa i vicini: il presidente croato Ivo Josipovic e la premier Jadranka Kosor hanno diffuso una dichiarazione congiunta in cui esprimono la loro intenzione di favorire la stabilità della Bosnia-Erzegovina, ma anche la tutela dei cittadini di etnia croata.
Croazia: il presidente Ivo Josipovic si dice convinto che tutti i paesi europei abbiano una disposizione positiva verso il suo paese e sostengano il processo di adesione all'Unione Europea.
La trasmissione, realizzata con la colaborazione di Marina Szikora e Artur Nura, è riascoltabile qui
oppure sul sito di Radio Radicale nella sezione delle Rubriche.
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