Ivo Sanader (Foto K. Zanetic) |
La notizia della settimana in Croazia e' senza dubbio il trasferimento e l'estradizione dell'ex premier Ivo Sanader dal carcere austriaco di Salisburgo in Croazia. Anche se all'inizio Sanader si rifiutava di essere estradato dall'Austria dove si trovava in carcere per presunti crimini di corruzione accusando un processo politico al quale verrebbe sottoposto nel proprio paese, infine su sua personale richiesta e' stato estradato con una procedura abbreviata. Secondo i suoi legali, l'ex premier croato avrebbe deciso di mettere luce sui casi di cui viene sospettato dichiarando la non colpevolezza e sottolineando che i suoi collaboratori e compagni di partito sarebbero stati a conoscenza di tutto. Martedi' 18 luglio, l'ex uomo forte della Croazia e' stato estradato percorrendo la stessa via che aveva intrapreso lo scorso 9 dicembre quando era riuscito a passare il confine croato-sloveno mentre il Parlamento croato stava appena votando per togliergli il mandato parlamentare.
Accompagnato dalla polizia, con forti misure di sicurezza, Ivo Sanader e' giunto alle ore 21.50 al carcere di Remetinec di Zagabria dopo aver passato sette mese nel carcere di Salisburgo. Sono stati ormai diversi giorni, vale a dire dal momento in cui e' stata annunciata la sua veloce estradizione, da quando i giornalisti e fotorepoerter aspettavano il piu' atteso ritorno dell'ex piu' potente politico croato. Si e' potuto assistere alla diretta tv del passaggio del corteo di diverse macchine tra le quali anche quella in cui si trovava Sanader, da un confine all'altro nonche' il suo arrivo davanti alle porte del carcere di Zagabria, ma nessuna occassione per vederlo di persona. Il primo interrogatorio e' prevvisto per la giornata odierna.
Ricordiamolo, Ivo Sanader dal 10 dicembre 2010 si e' trovato incarcerato in Austria, a Salisburgo, dopo la fuga dalla Croazia e sotto accusa di atti di corruzione in particolare quello collegato con lo scandalo della Hypo banca.
Quanto alle prime reazioni, il presidente croato Ivo Josipović ha commentato l'estradizione di Sanader dicendo che lo stato di diritto deve funzionare e svolgere il suo lavoro e ha aggiunto di aspettarsi che il processo contro Sanader sara' veloce, legittimo e giusto. Il ministro degli esteri e delle integrazioni europee, Gordan Jandroković alla domanda dei giornalisti ha detto che il governo e il Partito della comunita' croata, l'HDZ di cui Sanader e' stato altrettanto presidente, non temono quello che Sanader dira' durante il processo, ha detto che e' logico che Sanader e' tornato in Croazia e che finora tutto si svolge secondo le aspettative. Pochissimo commento da parte della premier Jadranka Kosor la quale ha affermato che in quanto presidente del governo e del partito governativo non vuole fare commenti, che ha piena fiducia nelle istituzioni croate e stara' a loro svolgere il lavoro in modo professionale ed indipendente.
In cinque casi separati, la Procura statale croata – Uskok, accusa l'ex premier croato di corruzione al piu' alto livello statale con la quale aveva assicurato a se stesso ed ad altre persone illegalmente alcuni milioni di euro. I danni collaterali al bilancio statale con questi atti potrebbe alla fine raggiungere anche una cifra di diverse centinaia di milioni di euro.
Il tutto e' iniziato nel dicembre dell'anno scorso quando contro Sanader la procura statale aveva aperto due inchieste e l'ex premier, alla saputa che il parlamento gli avrebbe tolto l'imunita' parlamentare, si e' deciso alla fuga. Il primo scandalo e' quello di Fimi media in cui Sanader viene accusato di aver fatto pressione su tutta una serie di aziende pubbliche ma anche sui singoli ministeri di prestare servizio ad una, all'epoca, del tutto sconosciuta ditta di marcheting affidata alla compagna dell'ex tesoriere dell'HDZ, Mladen Barišić. Il loro arresto e le inchieste sono state le prove cruciali contro Sanader e secondo le loro dichiarazioni, l'ex premier avrebbe intascato da questa ditta circa 4 milioni di euro.
Nella sua abitazione e nella sede del partito dell'HDZ, secondo le affermazioni dell'ex tesoriere, sono state consegnate persino borse di soldi. Quindi, oltre nelle tasche di Sanader, molti soldi finirono, secondo le informazioni raccolte, nei cosidetti fondi neri del partito governativo e le indagini a tal proposito sono ancora in corso. Parallelamente con lo scandalo di Fimi media, la Procura statale accusa Sanader di aver sollecitato l'ex direttore dell'azienda elettroenergetica nazionale croata (HEP) di aver procurato l'elettricita' al proprietario dell'azienda di plastica Dioki al di sotto il prezzo ufficiale e di aver approvato mutui danneggando HEP di 21 milioni di kune. Mentre Sanader stava nel carcere di Salisburgo, la Procura statale croata ha avviato ancora tre inchieste contro l'ex premier. Tra queste, Sanader e' accusato di aver chiesto alla banca austriaca Hypo provigioni di circa mezzo milione di euro, ai tempi dell'ex presidente Franjo Tuđman, in quanto vice dell'allora ministro degli esteri Mate Granić. Tutto cio' affinche' il Ministero degli esteri croato ottenesse mutui per aquisti di diverse sedi di ambasciate croate. Quando gia' si era in attesa dell'estradizione di Sanader in Croazia, e' arrivata la piu' grave tra le accuse: quella secondo la quale Sanader avrebbe ottenuto tangenti di 10 milioni di euro affinche' la compagnia petrolifera ungherese Mol si potesse impossessare di fatto dei diritti di gestione dell'azienda petrolifera croata Ina. A causa delle indagini sul caso Fimi media, la Procura statale aveva subito bloccato il patrimonio dell'ex premier e dei suoi famigliari e secondo le informazioni mediatiche, e' uscito fuori che l'ex premier avrebbe un patrimonio immenso: diversi immobili, collezzioni di quadri artistici preziosi e diversi conti segreti all'estero.
[*] Corrispondente di Radio Radicale. Il testo è tratto dalla corrispondenza per la puntata di Passaggio a Sud Est andata in onda il 21 luglio a Radio Radicale
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