mercoledì 30 marzo 2016

JOVAN DIVJAK: "I BOSGNACCHI NON DIMENTICHERANNO KARADZIC E MLADIC"

A proposito della condanna a 40 anni di Radovan Karadzic, emessa dal Tribunale internazionale per l'ex Jugoslavia per i crimini commessi durante la guerra di Bosnia, Luca Leone, giornalista, scrittore ed editore (Infinito edizioni), sul suo blog "Occhio critico" riporta un passo del libro di Jovan Divjak, il generale serbo che decise di restare a Sarajevo per difendere la sua città dall'aggressione dell'esercito e delle milizie paramilitari serbo-bosniache.

“I giovani orfani di cui mi occupo sono consapevoli del fatto che, se non hanno più i genitori e vivono in povertà, la colpa è di due criminali che si chiamano Karadžić e Mladić.erto, tutti sanno che Milošević è il responsabile maggiore di quanto è successo nella ex Jugoslavia e, dalla fine della guerra, i nostri media hanno diffuso molti reportage e pubblicato analisi su di lui, che però resta un personaggio lontano. Invece i bosgnacchi non dimenticheranno così facilmente Karadžić e Mladić. Non passava giorno senza che apparissero in televisione o fossero sui giornali. I due erano a 15 chilometri da Sarajevo, a Pale. È a loro due che rivà la memoria – tenuta desta dalla stampa che li menziona continuamente – quando si pensa al bambino o al vecchio ammazzati da uno sniper”.

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