lunedì 22 dicembre 2014

LA CINA CERCA AFFARI NELL'EUROPA CENTRO E SUDORIENTALE

Di Marina Szikora
La Cina sta preparando per l'Europa centro-orientale dieci miliardi di euro. Cosi' i media croati in apertura del vertice dei capi di governo cinese e quelli dell'Europa centro-orientale ospitato questa settimana a Belgrado. Martedi', un giorno prima del summit dei capi di governo e delle delegazioni di 16 paesi dell'Europa centrale ed orientale (CEEC), e' arrivato il premier cinese Li Keqiang, accolto a Belgrado dal premier serbo Aleksandar Vucic. In vista del vertice, il premier cinese ha dichiarato per il giornale di Belgrado 'Politika' che la collaborazione della Cina con i paesi dell'Europa centrale ed orientale e quindi la riunione annuale dei capi di governo “rappresenta il maggiore motore e il piu' affidabile appoggio”. Il premier cinese ha sottolineato che per l'appoggio alle ditte nella regione e' prevista una linea di credito di dieci miliardi di dollari ed ha espresso aspettative che il commercio tra la Cina e questa parte d'Europa entro quest'anno per la prima volta oltrepassera' 60 miliardi di dollari. Il premier cinese ha valutato che “l'economia Cinese e quelle dei 16 paesi del CEE sono molto complementari”. Li Kequiang ha indicato i settori in cui e' possibile il miglioramento della collaborazione. CEEC ha l'industria, scienza, tecnologia, educazione e risorse umane. La Cina ha un buon sistema industriale, un settore di produzione economico e solide riserve di valuta il che potrebbe soddisfare le richieste dei paesi CEE per l'infrastruttura, commercio e investimenti.

L'arrivo di Li  Keqiang a Belgrado e' la prima visita di un capo di governo cinese nella capitale serba dopo 28 anni e va rilevato che Belgrado da giorni si preparava per la visita dell'alto ospite cinese. Per l'evento sono stati registrati circa 1.100 giornalisti e fotoreporter di 110 testate nazionali ed internazionali. In parallelo con la riunione dei capi di governo si e' svolto il forum economico-commerciale il quale ha riunito le delegazioni dei settori in questione. Si e' discusso in tre pannel: quello sull'infrastruttura – relativo all'energetica, traffico ed infrastruttura, quello economico – relativo all'industria, tecnologie e agricoltura e infine il pannel commerciale-turistico. La delegazione croata, come si e' annunciato precedentemente, dovuto all'inasprimento delle relazioni tra Serbia e Croazia per motivi del caso Seselj, non e' stata guidata dal suo premier, Zoran Milanovic bensi' dalla vicepresidente del governo e ministro degli esteri, Vesna Pusic. Sul premier cinese, Li Keqiang, il quotidiano croato 'Jutarnji list' ha rilevato il fatto che si tratta del politico che appartiene alla generazione di politici cinesi che sono arrivati al potere nel 2013. Laureato in legge e con un dottorato in scienze economiche, a 43 anni fu eletto governatore della provincia Henan e cosi' e' diventato il piu' giovane capo di una regione in Cina. Trasformo' la provincia povera in un risorgimento economico e la fece attrattiva per gli investimenti. Nel 2008 divento' vicepremier incaricato per lo sviluppo economico, finanze e macroeconomia. Dal marzo 2013 e' presidente del governo cinese.

Il testo è tratto dalla corrispondenza per la puntata di Passaggio a Sud Est andata in onda il 21 dicembre a Radio Radicale



Gli analisti dicono che il partenariato cinese con l'Europa sudorientale sia una soluzione logica perche' acconsentira' a Pechino l'approccio ai porti importanti, quali Constante in Romania e Burgasa in Bulgaria, attraverso i quali potra' esportare la merce. I cinesi hanno gia' acquistato una gran parte del porto di Atene, Pirej per i prossimi 35 anni. Inoltre, i paesi della regione hanno alti tassi di crescita, regole meno severe per l'occupazione e una politica di visti piu' flessibile rispetto ai paesi dell'Europa Occidentale. Anche se Pechino continua a ripetere di appoggiare l'unione dell'Ue, a Bruxelles e naturalmente a Washington, e' del tutto diverso per quanto riguarda la nuova amicizia. L'invasione cinese in questa parte d'Europa viene vissuta come divisione dell'Europa tra l'Est ed Ovest. L'importanza degli investitori cinesi e' stata da tanto tempo riconosciuta a Belgrado e quindi non sorprende per niente che sin dall'inizio di questa iniziativa cinese, dal 2012 la Serbia e' tra i 16 paesi che hanno partecipato al vertice con il premier cinese. Per quanto riguarda gli investimenti cinesi in Serbia, va rilevato che sta diventando un progetto reale la costruzione della ferrovia moderna da Belgrado fino a Budapest. Poi vi e' il ponte Zemun-Borca costruito con i soldi cinesi, mentre e' in progetto che i cinesi costruiscano il terzo blocco della centrale termoelettrica Kostolac di un valore di circa 715 milioni di euro.

La sezione ceca di Radio Europa Libera informa che la Cina attraverso la Serbia ed i Balcani entra in Europa e aggiunge che i paesi dell'ex Jugoslavia possono aspettarsi importanti investimenti cinesi nell'infrastruttura che sara' la via che Pechino utilizzera' per arrivare sul mercato dell'Ue. Queste almeno le osservazioni di Vladimir Gligorov, del Istituto per gli studi economici internazionali di Vienna. Secondo Gligorov, il principale interesse della Cina, quando si tratta di tutti questi tentativi e' quello di piazzare meglio la merce cinese sul mercato europeo. Per quanto riguarda la decisione di scegliere la Serbia, si osserva che qui si tratta principalmente di un interesse relativo alla localita', vale a dire al carattere transitorio di tutti i Balcani e quindi anche della Serbia. In piu' vi e' anche il fatto dell'industria edilizia che e' molto sviluppata. L'interesse di approdare sui mercati e l'investimento nell'infrastruttura definiscono cosa e dove la Cina investira'. Almeno quando si tratta dell'Europa. Il quotidiano ungherese 'Magyar Nemzet' riporta le dichiarazioni del premier ungherese, Viktor Orban, presente al vertice di Belgrado il quale ha detto che la storia sta finalmente cambiando nella direzione positiva. Con la firma sulla costruzione della ferrovia tra Budapest e Belgrado siamo arrivati al momento piu' importante tra l'Ue e la Cina, ha sottolineato Orban firmando mercoledi' il documento a Belgrado. L'accordo sulla costruzione della veloce ferrovia e' stato firmato dai presidenti di governi dell'Ungheria, Serbia, Cina e Macedonia. Secondo il premier ungherese questa ferrovia rendera' finalmente possibile che in modo adeguato si utilizzi la buona posizione geografica dell'Ungheria. “La posizione geografica dell'Ungheria finora e' stata maggiormente utilizzata in modo tale che attraverso lo stato sono passati diversi eserciti. Ritengo che adesso finalmente la storia sta cambiando nella direzione positiva perche' attraverso il Paese scorrera' la merce e la ferrovia” ha detto Orban. L'uomo forte di Budapest ha rilevato che questo accordo e' piu' lungimirante rispetto al suo contenuto, nel senso che cosi' si dimostrera' in che modo e quali sono i programmi con i quali la Cina e l'Ue nei prossimi decenni potranno collaborare reciprocamente in modo adeguato. Il premier cinese da parte sua ha detto che il piu' importante partner della Cina e' l'Ue e dopo la costruzione della ferrovia potranno ulteriormente svilupparsi le relazioni economiche.

Quanto alla Croazia, la cui delegazione e' stata guidata dalla prima vice presidente del governo, Vesna Pusic, Zagabria ha presentato alla Cina i progetti che ritiene possano essere di interesse cinese. In un colloquio con il premier cinese, Vesna Pusic ha concordato una collaborazione a tre livelli – il primo sarebbe il trasferimento di una parte della produzione cinese per il mercato dell'Ue in Croazia. Si tratta delle zone imprenditoriali. Il secondo livello sarebbero progetti infrastrutturali quali la costruzione di una parte del porto marittimo a Fiume, la costruzione della centrale termale Osijek e gli aeroporti ad Osijek e sull'isola di Veglia nonche' l'esplorazione del gas e petrolio sulla terraferma. Il terzo livello sarebbe il turismo in cui, secondo la parte croata, vi e' uno spazio enorme per gli investimenti cinesi e per l'arrivo dei turisti cinesi. Secondo gli esperti energetici, informa la Radio Europa Libera, ai cinesi sarebbe molto interessante il gasdotto Trans-adriatico, il TAP con il suo ramo settentrionale AP. Si tratta del petrolio dal Mar Caspio che attraverso la Turchia e Grecia arriverebbe in Albania, e poi il ramo meridionale andrebbe fino all'Italia, mentre quello settentrionale attraverso il Montenegro fino alla Croazia e BiH. Si dice inoltre che la Cina potrebbe essere interessata anche per i progetti quali il porto di Zara e la ricostruzione della ferrovia Zagabria-Belgrado.

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