Intervista a Elisabetta Casalotti, giornalista di Elftherotypia
Il premier greco Antonis Samaras ha annunciato che le elezioni presidenziali anticipate si terranno con due mesi di anticipo: il parlamento voterà il successore di Karolos Papoulias il 17 dicembre. Se, come quasi certo, non sarà raggiunto il qorum necessario, le successive votazioni si terranno il 22 e il 27 dicembre. In caso di mancata elezione (ipotesi assai probabile, visto che il candidato unico, l'ex commissario europeo Stavros Dimas, potrà contare su una maggioranza di 155 voti ma per l'elezione ne occorrono 180 che difficilmente potrà ottenere) il parlamento sarà sciolto e si andrà a elezioni anticipate, probabilmente all'inizio di febbraio. Tutti i sondaggi danno al momento in vantaggio Syriza, la coalizione della sinistra radicale che intende rinegioziare il piano si salvataggio internazionale. Da marzo, però, la Grecia sarà priva di protezione.
Le notizie provenienti dalla Grecia hanno provocato una tempesta sui mercati: la borsa di Atenza è crollata di quasi il 13% - il ribasso peggiore da 27 anni - trascinando al ribasso tutte le piazze finianziarie europee che in un giorno hanno bruciato oltre 200 miliardi. Anche lo spread dei titoli di Stato greci è schizzato verso l'alto. Si riaffacciano così i timori per il futuro dell'euro. Tutto questo mentre la Grecia si prepara ad un Natale al freddo e sempre all'insegna della profonda crisi economica e sociale che da diversi anni attanaglia il Paese.
Intanto il paese è scosso dalla vicenda di Nikos Romanos, il giovani studente di 21 anni, in carcere con pesanti accuse, in sciopero della fame (che minaccia di trasformare in scioperio della sete) per ottenere il permesso dis tudiare all'università, e le cui condizioni si sono aggravate al punto da far temere seriamente per la sua vita.
Ascolta l'intervista per Radio Radicale
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