Milanovic e Van Rompuy a Bruxelles |
di Marina Szikora [*]
Al vertice dei capi di stato e di governo dell'Ue lunedi' a Bruxelles, per la prima volta tra i soliti 27, un capo di governo nuovo, il croato Zoran Milanović, al momento come osservatore, ma in rappresentanza del futuro 28-esimo paese membro dell'Ue. Un ruolo del tutto nuovo per Milanović, ma una destinazione ben conosciuta: come ha affermato lo stesso neo premier e leader socialdemocratico croato, Bruxelles per lui e' il luogo della sua carriera da giovane diplomatico, ci ha anche vissuto e qui e' nato uno dei suoi due figli. Lunedi' e' stata una giornata nel segno di incontri al Consiglio europeo e presso la Commissione europea. "Bruxelles diventa luogo di lavoro dei ministri croati, dei loro vice e consiglieri" ha osservato Milanović.
Il primo degli incontri e' stato quello con il presidente del Consiglio Herman van Rompuy. Congratulandosi con il premier croato per la decisione positiva e democratica che i cittadini della Croazia hanno preso al referendum di adesione all'Ue lo scorso 22 gennaio, van Rompuy ha detto di incorraggiare gli sforzi croati e le riforme positive che acconsentiranno alla Croazia di utilizzare tutte le buone occasioni che l'integrazione economica e politica offre. Le questioni della giustizia e delle liberta' fondamentali, della liberta' e sicurezza nonche' della politica competitiva restano le questioni strategiche chiave che l'Ue osservera' prima del definitivo ingresso della Croazia nell'Ue, ha ricordato il capo del Consiglio Ue. Van Rompuy si e' detto fiducioso che la Croazia riuscira' a motivare i paesi vicini sulla loro via europera perche' la Croazia continua ad avere un ruolo cruciale nell'orientamento delle relazioni di buon vicinato e della collaborazione regionale nei Balcani occidentali. Ha aggiunto di ritenere che il processo di ratifica dell'trattato di adesione proseguira' liscio sia nel Sabor croato che nei parlamenti degli stati membri e che la Croazia diventera' membro a pieno titolo dell'Ue come previsto il 1 luglio 2013. Sia Van Rompuy, che il presidente della Commissione europea Jose' Manuel Barroso e il presidente del PE Martin Schulz, incontrando il presidente del governo croato, hanno qualificato la Croazia come una storia europea di successo.
Per quanto riguarda i temi al vertice bruxellese, il premier croato ha ricordato ai giornalisti nazionali che la Croazia ha una Legge sulla responsabilita' fiscale abbastanza severa e che il suo governo nella proposta della cornice della finanziaria e' andato oltre allo standard europeo. "Noi lottiamo sia per il tempo che per la fiducia degli investitori; il nostro obiettivo non e' quello di tagliare il deficit e di diminuire le spese, bensi' che sia soltanto un mezzo temporaneo per raggiungere la crescita affinche' di anno in anno potremmo avere di piu'", ha sottolineato il premier. Per la Croazia, ha rilevato, una cosa e' importante: da oggi, tutto quello di cui viene discusso al vertice dell'Ue diventa per la Croazia una politica domestica. Ma la Croazia e' un paese sovrano e ha i suoi interessi e lottera' per difenderli secondo le regole dell'Ue. "Quello che stiamo facendo in Croazia con la finanziaria, che non e' molto bello ne' popolare, ma e' necessario, questo l'Europa sta facendo al suo livello, accordando il contratto fiscale. E' relativo al fatto che il deficit e il debito pubblico siano limitati, che diventino parte dell'accordo europeo, quindi una regola severa. Noi questa regola in Croazia la adotteremo ancora prima che diventera' vincolante dal contratto. Cosa ne sara' dopo, vedremo" ha spiegato il premier croato da Bruxelles.
Intanto i cittadini della Croazia sembrano essere ottimisti e in questo momento credono che la Croazia stia andando veso la direzione giusta. Lo dimostrano almeno i risultati dei sondaggi del Crobarometro effettuato dall'agenzia Ipsos puls. Secondo questo sondaggio, perfino il 49 percento dei cittadini ritiene che le mosse del nuovo governo porteranno il Paese sulla via giusta, mentre quelli che continuano ad essere pessimisti e pensano il contrario sono il 33 percento. Il 17 percento e' indeciso sulla questione. Quanto alla politica del governo, il maggiore sostegno va alla politica estera, poi a quella sociale, ma anche alto sostegno alla politica economica e quella delle finanze. Il premier Zoran Milanović, sempre secondo questo sondaggio, gode attualmente di un alto sostegno dei cittadini, del 73 percento. Pefino il 45 percento degli elettori dell'HDZ attualmente gli affidano sostegno. Tuttavia, il presidente croato Ivo Josipović continua ad essre il politico piu' popolare con l'88 percento di sostegno dei cittadini. Tempo per festeggiare e rilassarsi pero' non c'e', avverte il premier Milanović e' afferma che il momento e' difficile e che il paese e' in crisi di fiducia. La responsabilita' di questo governo, rileva il capo del governo, e' quella di restituire la fiducia ai cittadini, agli investitori stranieri e a tutti quelli che in Croazia ci vogliono vivere, lavorare e guadagnare.
[*] Corrispondente di Radio Radicale. Il testo è tratto dalla puntata di Passaggio a Sud Est andata in onda oggi.
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