domenica 26 febbraio 2012

IL SALVATAGGIO DELLA GRECIA E' SOLO UN'ILLUSIONE?

Italia, Spagna e Portogallo possono tirare il fiato. Ma fino a quando?

L'accordo dell'area euro lascia la Grecia con un debito elevato e con molte difficoltà nell'attuazione del piano che ''potrebbero farlo deragliare, impedendo al paese di tornare a crescere dopo alcuni anni di devastante recessione che sta già causando tensioni sociali e incertezza politica''. Lo ha scritto il Wall Street Journal, all'indomani delle decisioni prese dall'Eurogruppo, sostenendo che i termini dell'accordo mostrano come il salvataggio non sia per la Grecia, per la quale restano rischi, ma per Spagna, Italia e Portogallo.
Secondo il Wsj, infatti, l'austerità che dovrà essere imposta alla Grecia e le annunciate elezioni, aumentano la possibilità di una rivolta popolare e dell'avvento di un governo che potrebbe ridiscutere i termini del piano. In pratica, secondo il Wall Street Journal, il rischio di un'uscita della Grecia resta, ma il salvataggio lo ritarda di settimane se non mesi, concedendo a Spagna, Italia e Portogallo più tempo per rafforzarsi e ed essere meno esposte al contagio.
Per questo, ha scritto il Wsj, ''Madrid, Roma e Lisbona non dovrebbero congratularsi con Atene per il nuovo salvataggio. Dovrebbero esprimerle la loro eterna gratitudine: questo salvataggio non e' per salvare la Grecia, ma salverà Spagna, Italia e Portogallo''.
Diversa la valutazione di Kenneth Rogoff, professore ad Harvard, in un lungo articolo sul New York Times intitolato “Per la Grecia un salvataggio; per l'Europa forse solo un'illusione”. Un'analisi condivisa anche da altri osservatori secondo i quali il rischio maggiore e' che il piano di salvataggio inneschi una fuga degli investitori dai bond europei, il che si tradurrebbe in un nuova debolezza finanziaria ed economica in Europa.
''L'Italia e' nella trappola del debito'', aggiunge Richard Batty di Standard Life Investment, secondo il quale l'Italia per aver un debito sostenibile dovrebbe crescere del 5% l'anno o gli interessi sui bond a 10 anni dovrebbero essere del 3,6%. ''Durante il boom dell'Europa, fra il 2002 e il 2007, il pil nominale italiano e' cresciuto in media del 3,6%. E i rendimenti sono al 4,5%'' evidenzia Batty.

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