sabato 12 giugno 2010

TURCHIA: A COSA MIRA LA POLITICA DI ERDOGAN IN MEDIO ORIENTE?

La Turchia lascia l'Occidente e guarda a est e all'Iran. E' il refrain che da mesi ascoltiamo e che è stato abbondatemente ripetuto in questi giorni, dopo l'assalto israeliano alla flottiglia pacifista in rotta verso Gaza e dopo il no di Ankara alle sanzioni contro Teheran volute da Washington per la questione del nucleare iraniano. Che la Turchia punti ad un ruolo di potenza regionale non è più un mistero per nessuno, così come è evidente che Recep Tayyip Erdogan miri a fare del suo paese il grande mediatore in Medio Oriente esercitando un ruolo che è stato dell'Egitto ma che il Cairo non  riesce più a esercitare. Questo però significa anche contendere lo spazio politico proprio all'Iran. Dunque si può anche dire che Erdogan sta sfidando il duo Hezbollah-Iran per la supremazia futura nel Medio Oriente musulmano. Lo sostiene Lorenzo Trombetta in articolo sul sito di Limes in cui spiega che l'assalto israeliano alla flottiglia pacifista ha fornito al premier turco l'assist per il vantaggio provvisorio in attesa di vedere come il fronte della "resistenza islamica" risponderà, cercando magari di rilanciare sul terreno.

L'articolo di Trombetta su Limes lo trovate qui

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