Il presidente della Commissione europea, Jose Manuel Barroso, accompagnato dal commissario all'Allargamento, Stefan Fuele, hano compiuto nei giorni scorsi una visita nei Balcani occidentali: al centro del viaggio e dei colloqui con la autorità locali lo stato del processo di integrazione europea alla luce delle singole realtà. Qui di seguito la trascrizione della corrispondenza di Marina Szikora dedicata alla visita in Montenegro per la puntata di Passaggio a Sud Est andata in onda il 14 aprile a Radio Radicale.
Dopo Zagabria, la prossima tappa del presidente della Commissione europea Barroso, accompagnato suo viaggio nei Balcani dal commissario europeo all'allargamento Štefan Feule, e' stato il Montenegro. Ad un convegno organizzato presso l'Universita' Donja Gorica a Podgorica, i due funzionari europei hanno sottolineato che la Commissione europea ha bisogno di prove concrete sul miglioramento della qualita' di vita in Montenegro. Barrozo ha detto che il Paese si trova nella fase decisiva del processo di integrazione e che il riconoscimento dell'avanzamento su questo cammino e' stato il ricevimento dello status di candidato per l'adesione. Secondo Fuele, il Montenegro potrebbe ricevere il parere positivo sull'adempimento delle sette priorita' fondamentali imposte dalla CE ad ottobre, ma e' ancora presto parlare di raccomandazioni della Commissione - ha detto l'eurocommissario - aggiungedo che potrebbe succedere che proprio quest'anno sia importante per il processo di negoziati di Podgorica, ma bisogna aspettare ancora il parere ufficiale. Feule e' dell'opinione che le notizie da Bruxelles saranno buone, sia per il Montenegro che per l'intero processo di allargamento. Ha valutato positivamente l'inclusione dei partiti politici montenegrini e dell'opinione pubblica nel processo di integrazione europea. Come pregi principali per gli individui, Feule ha rilevato la liberta' dei media, lotta alla corruzione e criminalita' organizzata. Ha annunciato che nel prossimo periodo insistera' sul miglioramento dell'efficacia del sistema giudiziario che deve essere liberato da influenze politiche. Nel corso del loro soggiorno a Podgorica, Barroso e Feule hanno incontrato il presidente montenegrino Filip Vujanović, il premier Igor Lukšić nonche' il presidente del Parlamento Ranko Krivokapić. Al premier Lukšić, Barroso ha raccomandato che non basta avere decisioni legislative bensi' decisioni concrete ed esecutive per quanto riguarda la lotta contro la criminalita' organizzata e corruzione. E' una delle priorita' chiave e la condizione per l'apertura dei negoziati, ha ricordato Barroso plaudendo gli forzi che il Montenegro ha intrapreso finora nel settore legislativo e istituzionale.
Dopo Zagabria, la prossima tappa del presidente della Commissione europea Barroso, accompagnato suo viaggio nei Balcani dal commissario europeo all'allargamento Štefan Feule, e' stato il Montenegro. Ad un convegno organizzato presso l'Universita' Donja Gorica a Podgorica, i due funzionari europei hanno sottolineato che la Commissione europea ha bisogno di prove concrete sul miglioramento della qualita' di vita in Montenegro. Barrozo ha detto che il Paese si trova nella fase decisiva del processo di integrazione e che il riconoscimento dell'avanzamento su questo cammino e' stato il ricevimento dello status di candidato per l'adesione. Secondo Fuele, il Montenegro potrebbe ricevere il parere positivo sull'adempimento delle sette priorita' fondamentali imposte dalla CE ad ottobre, ma e' ancora presto parlare di raccomandazioni della Commissione - ha detto l'eurocommissario - aggiungedo che potrebbe succedere che proprio quest'anno sia importante per il processo di negoziati di Podgorica, ma bisogna aspettare ancora il parere ufficiale. Feule e' dell'opinione che le notizie da Bruxelles saranno buone, sia per il Montenegro che per l'intero processo di allargamento. Ha valutato positivamente l'inclusione dei partiti politici montenegrini e dell'opinione pubblica nel processo di integrazione europea. Come pregi principali per gli individui, Feule ha rilevato la liberta' dei media, lotta alla corruzione e criminalita' organizzata. Ha annunciato che nel prossimo periodo insistera' sul miglioramento dell'efficacia del sistema giudiziario che deve essere liberato da influenze politiche. Nel corso del loro soggiorno a Podgorica, Barroso e Feule hanno incontrato il presidente montenegrino Filip Vujanović, il premier Igor Lukšić nonche' il presidente del Parlamento Ranko Krivokapić. Al premier Lukšić, Barroso ha raccomandato che non basta avere decisioni legislative bensi' decisioni concrete ed esecutive per quanto riguarda la lotta contro la criminalita' organizzata e corruzione. E' una delle priorita' chiave e la condizione per l'apertura dei negoziati, ha ricordato Barroso plaudendo gli forzi che il Montenegro ha intrapreso finora nel settore legislativo e istituzionale.
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