sabato 26 marzo 2011

KOSOVO, TADIĆ: SOLUZIONE ACCETTABILE PER ENTRAMBE LE PARTI


Boris Tadić
Di Marina Szikora [*]
In una delle sue ultime dichiarazioni, il presidente serbo Boris Tadić afferma che la soluzione del conflitto storico serbo-albanese deve essere trovata in modo tale che una parte non ottenga tutto mentre l'altra perda tutto e ha aggiunto che la soluzione in nessun modo puo' essere lo scenario in cui la Serbia riconoscera' l'indipendenza unilaterale del Kosovo. Nell'intervista alla televisione di Priština, Tadić ha espresso speranza che dopo la fase introduttiva del dialogo tra i rappresentanti di Belgrado e Priština, ovvero la fase in cui si cerca di trovare la soluzione relativa a certe questioni tecniche, iniziera' anche la soluzione fondamentale di questo conflitto storico. "L'accordo storico tra albanesi e serbi deve essere legalizzato con un accettamento sia degli albanesi che dei serbi. I rappresentanti del popolo non possono raggiungere l'accordo che non sia accettato dallo stesso popolo. Cio' non significa che i rappresentanti legittimi del popolo non possono coraggiosamente portare avanti le idee e le soluzioni che non sono visibili proprio a tutti i rappresentanti del popolo ma che alla fine possono essere accettate con il referendum oppure con l'espressione del popolo" ha detto Tadić. Il presidente serbo ha sottolineato pero' che in questo momento non sarebbe utile uscire con proposte concrete, ma che esistono molti modelli che sono stati applicati nel passato nonche' la possibilita' che le due parti trovino un modello completametne nuovo per la soluzione del problema. Tadić ha sottolineato che nella ricerca della soluzione del problema kosovaro, non si puo' rinunciare alla salvaguradia della volonta' e dell'interesse dei serbi in Kosovo che non vogliono essere integrati nell'unilateralmente proclamato stato Kosovo. Ricordando che nel corso di oltre un secolo del conflitto serbo-albanese in Kosovo quello che aveva il potere ricorreva sempre alla forza, il presidente Tadić ha detto che questa continuita' di violenze deve terminare. In questo senso ha rilevato che tutti i crimini devono essere individualizzati e tutti quelli che li hanno commessi devono essere condannati. Di importanza cruciale, ha avvertito Tadić, e' che tutti i crimini devono essere indagati, non soltanto da una parte e non soltanto i crimini di un tipo di politici o partecipanti in questi eventi. Soltanto cosi', ha detto, "possiamo riconciliarci e assicurare che la gente viva meglio". Rispondendo alla domanda perche' non si e' scusato agli albanesi in Kosovo per i crimini che sono stati commessi contro di loro durante il regime di Slobodan Milošević, Tadić ha sottolienato che le scuse devono essere precedute dall'affrontare i crimini da entrambe le parti. Tadić ha ribadito la necessita' di indagare prima sui crimini e che alla fine si arrivera' alle parole di scusa come parte del processo politico che devono avere un obiettivo, quello della riconciliazione. "E' necessario che nel frattempo ci siano le indagini su tutto quello che e' successo e che ci siano i processi giudiziari che ci inducano verso lo stato di diritto" ha risposto Tadić.
[*] Corrispondente di Radio Radicale. Il testo è tratto dalla corrispondenza per la puntata di Passaggio a Sud Est del 24 marzo.

1 commento:

  1. le scuse sono troppo poco
    gli prendiamo gli organi... ammesso che siano uomini.. ma non mi sembra possibile che siano creature di Dio !!!!
    ljubim te bob !

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